Pa_Ethos

Grandi debutti in vista

Giovedì 7 maggio comincia a Firenze il festival Fabbrica Europa. A Roma, Peter Stein omaggia il maestro Botho Strauss allestendo dopo oltre 30 anni “Der Park” di Handke. Antonio Latella torna all’amato Fassbinder con “Ti regalo la mia morte, Veronika”, mentre a Milano Arturo Cirillo si confronta con il celebre testo di Edward Albee “Chi ha paura di Virginia Woolf?”. Infine, Civilleri e Lo Sicco debuttano al festival “Trasparenze” di Modena con “Boxe – Attorno al quadrato”Renato Palazzi

Botho Strauss è uno dei più importanti autori tedeschi del secondo Novecento, ma da qualche anno è stato come messo da parte. A riproporlo, per il Teatro di Roma, è un profondo conoscitore della sua opera, Peter Stein, che da martedì 5 allestisce al Teatro Argentina un testo che Handke scrisse per lui nell’83, Der Park: è una trasposizione contemporanea del Sogno di una notte di mezza estate ambientato nel parco di una metropoli di oggi, Berlino o New York, dove Oberon e Titania – moderni dei – tentano invano di riportare armonia fra gli amanti. Tra gli interpreti, Maddalena Crippa, Pia Lanciotti, Alessandro Averone, Paolo Graziosi.

Due coppie, una di giovani, una di anziani, nell’elegante salotto di questi ultimi, in una serata di eccessi alcolici si riversano addosso tutta la rabbia e tutta la frustrazione di un’intera vita: a più di mezzo secolo da quando fu composto, l’inferno verbale di Chi ha paura di Virginia Woolf? conserva ancora la sua ferocia. Dopo Tennesse Williams, Arturo Cirillo si misura con Edward Albee, un altro grande del teatro americano. Protagonisti dello spettacolo, da martedì 5 al Teatro Menotti di Milano, lo stesso Cirillo, Milvia Marigliano, Valentina Picello, Edoardo Ribatto.

Fra gli spettacoli più importanti diretti da Antonio Latella c’è senza dubbio Lacrime amare di Petra Von Kant di Fassbinder. Al cineasta tedesco torna ora Latella con uno spettacolo, Ti regalo la mia morte, Veronika, che non parte da un testo teatrale ma da vari film di Fassbinder, mettendone in evidenza soprattutto le figure femminili. Al centro dell’azione la protagonista di una delle sue ultime pellicole, Veronika Voss, diva sul viale del tramonto in preda ad allucinazioni da psicofarmaci, interpretata da Monica Piseddu. La “prima” giovedì 7 al Teatro Storchi di Modena.

Non tanto il pugile che finisce al tappeto, quanto il Team che lo ha addestrato e portato a combattere, è al centro di Boxe – Attorno al quadrato, il nuovo spettacolo di Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco. Che farà il Team, ora che il suo aspirante campione è stato sconfitto? Ne troverà un altro? Dopo Educazione fisica e Tandem, i due ex-attori di Emma Dante ricorrono ancora alla metafora sportiva per rappresentare le contraddizioni della società e le degenerazioni del potere. Il debutto al festival Trasparenze, giovedì 7 al Teatro dei Segni di Modena.

Giovedì 7 alla Stazione Leopolda di Firenze si inaugura la ventiduesima edizione del festival Fabbrica Europa, che guarda quest’anno soprattutto all’Oriente: ad aprire il programma è la coreana Lee Hee-moon Company con Zap, una creazione del coreografo An Eun-mi che unisce cantanti, danzatori, musicisti. Segue Pa/Ethos (foto) del coreografo tibetano Sang Jijia con gli allievi di teatro-danza della Scuola Paolo Grassi di Milano e lo Spellbound Contemporary Ballett di Roma, la Korea National Contemporary Dance Company, poi il polacco Teatr Zar con Armine, Sister, uno spettacolo sul genocidio armeno, Empty moves del francese di origini albanesi Angelin Preljocaj su Empty words di John Cage, e molto altro.