Ciò che più mi ha colpito nello spettacolo di Kronoteatro è l’insolito modo di accostarsi alle dinamiche generazionali che sono nel Dna del gruppo di Albenga. “Cannibali” toglie allo spettatore più di quanto non gli dia. Cosa gli toglie? L’appagante pienezza della “pietas” – Renato Palazzi
Feb262019