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Amici e discepoli ricordano Sisto Dalla Palma a cinque anni dalla scomparsa – Rai5 dedica una trasmissione a Luigi Squarzina, uno dei padri del teatro italiano contemporaneo

Domenica 29 amici e discepoli ricordano Sisto Dalla Palma, a cinque anni dalla scomparsa, con un evento del tutto consono alla sua idea di teatro-rito e teatro-festa: una parata di grandi pupazzi, nello stile del Bread and Puppet, costruiti il giorno prima dagli stessi partecipanti ed esibiti nella zona dell’abbazia di Chiaravalle, in un’esperienza di drammaturgia collettiva che si protrarrà dalle 16 alle 23. È un’idea affettuosa, un modo vivo e non formale di commemorare una figura che ha lasciato una traccia profonda negli studi e nelle pratiche teatrali dei nostri anni. Col “professore” si poteva non essere d’accordo, si poteva litigare, come personalmente mi è accaduto, ma il suo apporto di idee è stato sempre importante, e la sua morte ha lasciato un vuoto che si avverte.

Sabato 4 giugno, su Rai 5, andrà in onda una trasmissione dedicata alla figura e al magistero artistico uno dei padri del teatro italiano del secondo Novecento, Luigi Squarzina (foto): il programma, curato da Bruna Bertani, ricostruirà attraverso testimonianze e materiali d’archivio lo sfaccettato percorso di un intellettuale poliedrico, drammaturgo, saggista, docente universitario, direttore degli Stabili di Genova e di Roma, protagonista fra i più illustri dell’epoca d’oro della “regia critica”. Penalizzato, in un certo senso, dal dualismo con Strehler – con cui si è inevitabilmente confrontato soprattutto sul comune terreno degli allestimenti brechtiani e goldoniani – alla distanza Squarzina appare sempre più come un gigante della scena, meno incline a magie estetiche ma più portato a una lucida analisi dei testi rappresentati. Memorabili la sua Madre Courage, il suo Troilo e Cressida in chiave vietnamita, le sue ricostruzioni documentarie – scritte col magistrato-autore Vico Faggi – di avvenimenti storico-politici.