Storia di Qu

Storia di Qu, un inedito Fo-Rame

La storia di un Arlecchino di Cina è raccontata nel testo di Dario e Franca messo in scena da Massimo Navone per Tramedautore a Milano. Prosegue a Roma fino al 23 Teatri di Vetro con Fibre Parallele e Carrozzeria Orfeo. Al via anche la stagione del Funaro di Pistoia – Renato Palazzi


È iniziata a Milano la rassegna di nuova drammaturgia Tramedautore: in programma, fra l’altro, letture di testi dei paesi europei più colpiti dalla crisi – Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna – e di quelli asiatici in maggiore espansione economica, Corea del Sud e Singapore. Mercoledì 24, al Teatro Studio, va in scena un testo inedito di Dario Fo e Franca Rame, Storia di Qu (foto),  incentrato su un personaggio cinese simile al nostro Arlecchino. Lo spettacolo è interpretato da Michele Bottini con venticinque allievi attori e musicisti della Paolo Grassi e della Civica Scuola di Musica, con la regia di Massimo Navone.

Si sta svolgendo a Roma l’ottava edizione di Teatri di Vetro, un festival che vuole anche essere un momento di dibattito e di riflessione, un’occasione di esplorazione delle arti sceniche contemporanee: da vedere fra l’altro, nelle prossime sere, Lo splendore dei supplizi di Fibre Parallele (sabato 20, Teatro del Vascello) e Thanks for vaselina di Carrozzeria Orfeo, un grottesco, sghembo, spudorato affresco generazionale che l’autore, Gabriele Di Luca, dedica eloquentemente «a tutti i familiari delle vittime e a tutte le vittime dei familiari»famigliare (domenica 21, Teatro del Vascello).

Da domenica 21 a Roma, al Teatro di Villa Torlonia e al Teatro Biblioteca del Qurticciolo, sono in programma le iniziative di In cerca d’autore, letture di nuovi testi internazionali. L’apertura con Feroce come il cuore della francese Denise Bonal, regia di Veronica Cruciani. Seguono, giovedì 25, Alla mia età mi nascondo ancora per fumare dell’algerina Rayhana, regia di Serena Sinigaglia, e La cena delle belve del francese Vahé Katcha, regia di Julien Sibre, sabato 27 Sedici feriti del libanese Eliam Kraiem, regia di Fabiana Iaccozzilli, domenica 28 Eneide dell’egiziano Olivier Kemeid, regia di Emanuela Giordano, con replica il 29 nel carcere di Rebibbia.

Si apre mercoledì 24 la sesta stagione del Centro Culturale Il Funaro di Pistoia, la bellissima azienda agricola toscana trasformata in sede di spettacoli, corsi, laboratori. A inaugurare il programma è la compagnia praghese dei Fratelli Forman – i figli gemelli del regista premio Oscar Milos Forman – che sotto uno chapiteau montato nella piazza del Duomo di Pistoia propone il suo celeberrimo Obludarium, un fantasioso viaggio nel mondo circense del primo Novecento che accosta artisti in carne e ossa a marionette giganti, ombre, pupazzi.

Storia di Qu, un inedito Fo-Rame