Settimana di prime nazionali quella che inaugura il calendario di Renato Palazzi. Tra le méte suggerite grandi e piccoli teatri, dall’Argentina a Roma al Funaro di Pistoia, dall’Astra di Vicenza a il riaperto ( evviva) spazio off Teatro I di Milano. I fratelli Dalla Via, Cuocolo & Bosetti, il cast di Candide firmato da Mark Ravenhill gli interpreti della settimana – Renato Palazzi
Da diverso tempo gli estrosi fratelli Marta e Diego Dalla Via stanno lavorando a un abbecedario fantastico con cui costruiscono lunghi monologhi e dialoghi stralunati usando solo parole con la stessa iniziale: «Partito parrocchiale possiede prolungatamente primato parlamentare. Poi, progressiva putrefazione politica provoca protesta pubblica piazza. Proposta proletaria prelude plumbeo periodo: pistole, pallottole, pestaggi….» è la folgorante sintesi in P della turbolenta Italia degli anni Settanta. Lo spettacolo compiuto, intitolato Drammatica elementare, va in scena in prima nazionale venerdì 26 al Teatro Astra di Vicenza.
Renato Cuocolo e Roberta Bosetti si sono imposti in questi anni col loro teatro collocato in piccoli spazi anomali, a stretto contatto col pubblico, per frugare impietosamente nell’intimità – vera o presunta – dell’attrice. In Roberta cade in trappola – The space between la Bosetti si avventura in un’esplorazione del passato, indagando relazioni, memorie, stati d’animo attraverso un vecchio registratore Geloso, un libro su una mostra di Duane Hanson, nelle cui pagine si sono accumulate foto, annotazioni, disegni, e un racconto di David Foster Wallace. Lo spettacolo è in programma in prima assoluta venerdì 26 e sabato 27 al Funaro di Pistoia.
Il Candide di Mark Ravenhill è una variazione sui temi e i personaggi dell’opera filosofica di Voltaire, che incrocia epoche e generi teatrali diversi in uno stratificato gioco scenico nel quale il provocatorio autore inglese si interroga sul pensiero occidentale di oggi, sulla nostra cultura, sulla nostra idea di democrazia, sulla perdita di certezze ideologiche e politiche che stiamo attraversando. Ad affrontare il testo, per il Teatro di Roma, è il regista Fabrizio Arcuri, che lo propone da sabato 27 al Teatro Argentina. Fra gli interpreti, Filippo Nigro, Lucia Mascino, Francesca Mazza, con la partecipazione di Luciano Virgilio.
Erede dei grandi autori scandinavi, lo svedese Lars Norén ha una visione pessimistica della vita al centro della quale pone lo scontro fra i sessi e l’inferno delle relazioni famigliari: in Demoni mostra due coppie che si scannano a sangue dall’inizio alla fine. Ad allestire il dramma allo Stabile di Genova, dopo averne curato la versione francese, e un adattamento cinematografico, è l’attore e regista franco-argentino Marcial Di Fonzo Bo, ben noto al pubblico del Festival delle Colline Torinesi. Gli interpreti sono Frédérique Loliée, lo stesso Di Fonzo Bo, Michele De Paola e Melania Genna. Da martedì primo marzo al Teatro della Corte.
Riapre mercoledì 2 marzo, dopo un periodo di chiusura per lavori di ristrutturazione, il Teatro i di Milano: per questo ritorno all’attività il regista Renzo Martinelli propone un singolare testo di Bonn Park, un giovane autore tedesco di origini coreane che rappresenta paradossalmente la propria morte per suicidio, che equivale a un omicidio da parte della società. In Piangiamo la scomparsa di Bonn Park non ci sono personaggi ma portavoce dei personaggi, non c’è azione ma scomposizione dell’azione, in un ironico intrecciarsi di forme teatrali. Gli attori sono Luca Toracca, Paola Tintinelli, Vincenzo Pastore e Massimo Scola.