La beatitudine

È Primavera dei Teatri

Prosegue fino al 2 giugno il festival di Castrovillari, ma ai nastri di partenza ci sono anche il Napoli Teatro festival e il festival delle Colline Torinesi, che taglia il traguardo dei 20 anni. Festeggiamenti anche a Genova, dove il Teatro della Tosse celebra gli 80 anni di Tonino Conte e i 40 di attività. Infine a Roma Piero Maccarinelli porta il scena “L’Esposizione Universale” di Squarzina, finora mai rappresentatoRenato Palazzi

Comincia venerdì 29 a Castrovillari la sedicesima edizione di Primavera dei Teatri, il primo festival dell’estate, imprescindibile punto di riferimento di questo inizio di stagione. Molti i debutti interessanti previsti dal programma: fra questi, il nuovo spettacolo di Fibre Parallele, La beatitudine (foto), e quello di e con Mario Perrotta, Milite Ignoto (sabato 30), Scannasurice di Enzo Moscato con la regia di Carlo Cerciello, Io muoio e tu mangi dei Quotidiana.com (domenica 31), Ombretta Calco di Sergio Pierattini con la regia di Peppino Mazzotta (lunedì primo giugno).

Genova festeggia insieme gli ottant’anni del regista Tonino Conte e i quarant’anni del Teatro della Tosse, da lui fondato con Emanuele Luzzati e Aldo Trionfo: per testimoniare un’avventura artistica a suo modo unica, sempre sul filo dell’invenzione giocosa, dell’ironia, della capacità di coinvolgere grandi masse di spettatori, venerdì 29 si apre al Palazzo Ducale una grande mostra di bozzetti, manifesti, foto, scenografie, collage. Sono previsti anche un incontro, un concerto-spettacolo, un radiodramma in diretta, una mega-torta e la pubblicazione di un libro di racconti.

Il Festival delle Colline Torinesi, che raggiunge l’importante traguardo dei vent’anni di attività, si apre lunedì primo giugno al Teatro Astra di Torino con Darling, “ipotesi per un’Orestea” di Ricci/Forte (replica il 2): fra gli altri spettacoli delle prossime sere, MM&M di Cuocolo/Bosetti sulla memoria cinematografica (1, 3, 4 giugno), Las ideas dell’autore-regista argentino Federico León, una riflessione sull’invenzione creativa ai due lati di un tavolo da ping pong (2 e 3), Macbeth su Macbeth su Macbeth, uno “studio sulla mano sinistra” di Chiara Guidi (4, 5).

La douceur perméable de la rosée, una creazione su temi della natura del coreografo napoletano di nascita e francese d’adozione Paco Dècina, inaugura mercoledì 3 giugno, nella monumentale piazza d’armi dello storico Castel Sant’Elmo, l’ottava edizione del Napoli Teatro Festival, che si articola per quasi un mese in diversi spazi della città: fra i primi titoli proposti, Sudori freddi, uno spettacolo scritto e diretto da Giancarlo Sepe partendo da pagine dei grandi autori di noir Boileau e Narcejac, le cui opere hanno ispirato tanti film di Alfred Hitchcock (giovedì 4).

L’Esposizione Universale è un testo finora mai rappresentato di Luigi Squarzina, ambientato nel ’46 fra gli scheletri degli edifici dell’Esposizione Universale Romana, un progetto architettonico del regime – rimasto incompiuto – che avrebbe dovuto celebrare il ventennale della marcia su Roma, e dove le vicende di un gruppo di sfollati si intrecciano con le speculazioni edilizie del dopoguerra. Il regista Piero Maccarinelli lo affronta per il Teatro di Roma, con Stefano Santospago e Luciano Virgilio fra gli interpreti. Lo spettacolo è in scena da giovedì 4 al Teatro India.

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