Sono pasolini

Je suis Pasolini

“Sono Pasolini” è l’oratorio moderno dedicato da Giovanna Marini a PPP a 40 anni dalla morte. In scena a Roma. Debutto a Vicenza di “Ho un lupo nella pancia” dei Babilonia Teatri. Francesco Saponaro dirige a Napoli “In memoria di una signora amica” di Giuseppe Patroni Griffi. A Milano, il festival “Danae” organizzato dal Teatro delle Moire. A Trieste, parte con “Scandalo” di Schnitzler la stagione dello Stabile del Friuli Venezia GiuliaRenato Palazzi


Si intitola Ho un lupo nella pancia il nuovo spettacolo che Babilonia Teatri ha creato per un pubblico di bambini e ragazzi: il tema scelto dagli autori e registi Valeria Raimondi ed Enrico Castellani è quello dell’alimentazione, dell’importanza del cibo nelle relazioni affettive, della richiesta o del rifiuto del cibo quale nucleo del rapporto fra adolescenti e adulti durante la fase cruciale dell’età dello sviluppo. Il curioso lavoro, prodotto dalla Piccionaia, da cui provengono anche i tre interpreti, Carlo Presotto, Matteo Balbo e Pierangelo Bordignon, è stato presentato in anteprima nazionale venerdì 23 al Teatro Astra di Vicenza (poi in scena l’11-12 e il 22 novembre).

Ad apertura del programma di manifestazioni che il Teatro di Roma dedica a Pier Paolo Pasolini nel quarantennale della morte, martedì 27 al Teatro India va in scena Sono Pasolini, una composizione per coro e voce recitante di Giovanna Marini su testi vari dello scrittore, aguzzo osservatore del costume italiano del suo tempo. Lo spettacolo, moderno oratorio, ricrea un ideale dialogo di Pasolini con se stesso, in cui la voce recitante di Enrico Frattaroli espone brani de I giovani infelici e il Coro Favorito della Scuola Popolare di Musica del Testaccio, diretto da Patrizia Rotonda, risponde coi versi in friulano de La nuova gioventù.

Da martedì 27 al Teatro Out Off, al Lachesilab, al Teatro Litta e in altri spazi milanesi si svolge la diciassettesima edizione del festival “Danae”, vivace rassegna multidisciplinare organizzata dal Teatro delle Moire. In programma, fra l’altro, i progetti musicali di Alessandro Bosetti, Nina Madù e del Centro Agon, l’artista visiva Miet Warlop e il performer e video-maker David Weber-Krebs, entrambi belgi, la coreografa greca Medie Megas, e poi i 10 miniballetti di Francesca Pennini col Collettivo Cinetico, una nuova tappa della ricerca di Milena Costanzo su Emily Dickinson, il debutto di Functions ovvero Il gioco dell’amore del gruppo Effetto Larsen, Sante di scena del Teatro delle Moire.

Scandalo, un testo inedito di Arthur Schnitzler, rappresentato per la prima volta in Italia la scorsa estate al Mittelfest di Cividale, aprirà martedì 27 al Politeama Rossetti di Trieste la stagione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Lo spettacolo, firmato da Franco Però, con Stefania Rocca e Franco Castellano fra gli interpreti principali, tratta il tema della disapprovazione e del feroce isolamento sociale cui si espone una famiglia dell’alta borghesia il cui rampollo, morto in un incidente, ha avuto una relazione clandestina con una ragazza di umili origini, da lui affidata ai propri parenti insieme al bambino che ne è nato.

Prosegue il ciclo di rappresentazioni che lo Stabile di Napoli sta dedicando alle opere di Giuseppe Patroni Griffi. Da mercoledì 28 al Teatro Mercadante va in scena un suo testo degli inizi degli anni Sessanta, In memoria di una signora amica, nell’adattamento e con la regia di Francesco Saponaro: la commedia, articolata in quattro quadri, quattro serate fra il 1945 e il 1950, mette a fuoco il conflitto generazionale tra le madri nostalgicamente aggrappate al passato e i figli che aspirano ad andarsene, che sognano un futuro lontano dalla loro città, la fuga a Roma. Protagonista dello spettacolo è Mascia Musy, affiancata fra gli altri da Fulvia Carotenuto, Imma Villa, Clio Cipolletta, Tonino Taiuti.