A Milano debutta la pièce di Agnese Grieco ispirata alla “Storia” di Elsa Morante. Franco Branciaroli, regista e attore, esordisce a Brescia nell’”Enrico IV” di Pirandello. Da seguire inoltre “Le sorelle Macaluso” di Emma Dante, “Affabulazione” di Pasolini nella rilettura di Lorenzo Loris, la versione italiana di “Clôture de l’amour” di Rambert e l’ironico ma amarognolo “Being norvegian” di David Greig, diretto da Roberto Rustioni – Renato Palazzi
C’è una bella concentrazione di importanti appuntamenti in questa ripresa dopo il “ponte” del primo maggio. Si comincia lunedì 5 a Milano, al Teatro Elfo Puccini, dove va in scena Addèla Ole!, una performance tra parole e musica ideata e diretta da Agnese Grieco e ispirata ad alcuni frammenti de La storia di Elsa Morante: a darle vita sono l’attrice Ida Marinelli (nella foto) e il mezzosoprano Anne Lisa Nathan, cui tocca il compito, attraverso il canto, di evocare la memoria ebraica della protagonista.
Martedì 6 debutta invece la nuova proposta di Franco Branciaroli, che nella doppia veste di interprete e di regista presenta in prima nazionale, al Teatro Sociale di Brescia, la sua messinscena dell’Enrico IV di Pirandello. Dopo Servo di scena di Ron Harwood e Il teatrante di Thomas Bernhard, Branciaroli – affiancato tra gli altri da Melania Giglio e Tommaso Cardarelli – completa così una sorta di ideale “trilogia” sull’attore, un percorso attraverso il tema della finzione più o meno cosciente e dell’intricato rapporto fra persona e personaggio. Le scene sono di Margherita Palli, le luci di Gigi Saccomandi.
Nella stessa serata di martedì è in programma una significativa, doppia occasione al Piccolo Teatro di Milano: al Teatro Grassi arriva Emma Dante col suo recente spettacolo Le sorelle Macaluso, uno struggente affresco famigliare ambiguamente sospeso tra il riso e il pianto, tra la vita e la morte, mentre al Teatro Studio Emilia Romagna Teatro presenta Clôture de l’amour, la versione italiana del fortunato spettacolo del regista-autore Pascal Rambert, con Anna Della Rosa e Luca Lazzareschi che raccontano la tormentata fine del legame di una coppia.
Sempre a Milano, mercoledì 7 è la volta di altre due interessanti proposte: al Teatro Out Off Lorenzo Loris si cimenta con una delle espressioni più emblematiche della scrittura teatrale di Pasolini, il denso e impegnativo Affabulazione, un doloroso squarcio – pieno di echi edipici e di richiami alla tragedia greca – sul mistero dei rapporti fra padre e figlio, sul sanguinoso nodo che unisce e divide le generazioni. Gli interpreti principali sono Roberto Trifirò, nel complesso ruolo del padre, già affrontato in passato da Vittorio Gassman e Umberto Orsini, e Annina Pedrini.
Al Teatro i è invece da non perdere Being norwegian, l’ironico e amarognolo atto unico dello scozzese David Greig in cui si ricostruisce lo stralunato incontro notturno tra due esseri solitari, entrambi in cerca di una sicurezza che non hanno: a tratteggiarli con graffiante tenerezza sono Roberto Rustioni – che firma anche l’agile regia – e l’irresistibile Elena Arvigo nei panni di una ragazza che si aggrappa a improbabili origini scandinave.