Romaeuropa fa trenta

La tradizionale rassegna capitolina celebra la trentesima edizione. In cifra tonda  (10) anche il Festival della Creazione Contemporanea di Terni. Al via a Vicenza, con la provocatoria Angélica Liddell, il ciclo di spettacoli classici del Teatro Olimpico diretto da Emma Dante. L’artista catalana presente anche in Puglia per “Misteri e fuochi”. A Milano, i bravi Elena Ghiaurov e Milutin Dapcevic in “Non correre Amleto” di Francesca GarollaRenato Palazzi


Non è ancora andato in scena ed è già al centro di proteste e polemiche Prima lettera di San Paolo ai Corinzi. Cantata BWV 4, Christ lag in Todesbanden. Oh Charles! lo spettacolo di Angélica Liddell che aprirà, venerdì 18 e sabato 19, il sessantottesimo Ciclo di spettacoli classici al Teatro Olimpico di Vicenza, affidato alla direzione di Emma Dante. La provocatoria artista spagnola, autrice e interprete di creazioni ispirate al gusto dell’eccesso e a un immaginario concitato e violento, ha lavorato in questo caso sulle contaminazioni tra fede e carnalità, tra l’amor sacro e la passione profana.

Da venerdì 18 a domenica 27 si svolge a Terni la decima edizione del Festival della Creazione Contemporanea: in programma, fra l’altro, il gruppo catalano El conde de Torrefiel, per la prima volta in Italia con uno spettacolo dal titolo interminabile, Escenas para una conversaciòn desperes del visionado de una pelicula de Michael Haneke, dodici mini-storie sul rapporto tra individuo e società nel nostro tempo, il bellissimo Archive del coreografo israeliano Arkadi Zaides,  il labirintico percorso itinerante dentro la fiaba di Biancaneve degli svizzeri Tricksters-p e poi MDLSX dei Motus,  Romeo Castellucci col rifacimento del Giulio Cesare, i Nanou, Teatro Sotterraneo, Menoventi, Opera, Leonardo Delogu.

Debutta mercoledì 23 al Teatro Argentina il primo spettacolo della trentesima edizione del festival Romaeuropa: si tratta di 887, un progetto multimediale dal taglio spiccatamente autobiografico scritto, diretto e interpretato da Robert Lepage (foto). In questa performance solitaria, in cui è affiancato unicamente da una di quelle scenografie ultra-tecnologiche delle quali è maestro, il regista del Quebec rievoca la propria infanzia e giovinezza (887 è il numero civico della casa dove abitava da ragazzo) mescolando  pubblico e privato, giacché in quegli anni avveniva anche la storica rivolta del suo paese nei confronti del Canada anglofono.

Mercoledì 23 al Teatro i di Milano va in scena Non correre Amleto, un testo della giovane drammaturga Francesca Garolla, reduce da gratificanti esperienze sulle ribalte francesi: si tratta di due monologhi, due riflessioni parallele su un tema comune, quello della casualità, della stupidità della morte, della morte immotivata che nella sua insensatezza può arrivare a diventare ridicola. I due interpreti, Elena Ghiaurov e Milutin Dapcevic, sono di alto livello, la regia è di Renzo Martinelli.

Alcuni artisti di spicco della scena internazionale hanno lavorato quest’estate, in Puglia, a quattro progetti incentrati sul tema universale del dolore: Armando Punzo, gli artisti visivi iraniani Shoja Azari e Shirin Neshat, la coreografa uruguaiana Tamara Cubas e la stessa Angélica Liddell presenteranno le loro creazioni lungo le tappe pugliesi della via Francigena, in una breve rassegna intitolata “Misteri e fuochi” che si articolerà da giovedì 24 a domenica 27 tra Taranto, Bari, Lucera e Brindisi.