Virgilio Sieni affida a un danzatore non vedente la rielaborazione di “Pinocchio” e l’Elfo ripropone la sua “Alice underground”. Finisce bene la favola del “Pifferaio magico” delle marionette Colla, mentre gli spiriti domestici ma insonni non devono perdersi l’invito di Cuocolo/Bosetti a casa loro – Renato Palazzi
Sempre attivissimo nelle sue ricerche sui rapporti tra gesto coreografico e gesto quotidiano, tra danzatori professionisti e figure anomale, “prese dalla vita”, Virgilio Sieni propone fino a domenica 8 nella sua sede fiorentina del teatro Cango Cantieri Goldonetta Pinocchio leggermente diverso, una rivisitazione della fiaba collodiana con un danzatore non vedente, Giuseppe Comuniello, alla scoperta del proprio corpo e dei propri sensi. La vicenda del celebre “burattino” viene calata nei colori e nelle luci della pittura di Piero della Francesca, del Tiepolo, del Bellini.
Può il teatro riprodurre gli avvenimenti della vita famigliare o della storia collettiva esattamente così come si sono svolti? Corre sul filo di un’ambigua rappresentazione della realtà, in una dimensione sospesa tra racconto autobiografico e commento meta-teatrale, Odio la verità, il provocatorio spettacolo scritto e diretto dal pluripremiato, giovane regista Oliver Frljić, una delle voci più estrose e discusse della nuova scena croata di oggi. Lo spettacolo viene presentato a Milano, nello spazio Zona K, nel programma della rassegna Play-Europe, dedicata quest’anno ai Balcani.
Torna da sabato 7 al Teatro Elfo Puccini di Milano Alice underground (nella foto), la fortunata messinscena dell’Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll realizzata nella scorsa stagione da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia. È la singolare fusione di un allestimento teatrale e di un cartone animato, coi bravi attori in carne e ossa – Elena Russo Arman, Ida Marinelli, Ferdinando Bruni, Matteo de Mojana – che con l’aiuto di maschere e costumi fantasiosi si mescolano e si sovrappongono ai raffinati acquerelli creati dallo stesso Bruni, e proiettati senza sosta su tre fondali.
Roberta Bosetti e Renato Cuocolo sono i grandi specialisti del teatro in casa. Da sabato 7 presentano una mini-personale nell’abitazione della Bosetti a Vercelli: si comincia, la notte del 7, con un recital tra sonno e veglia sulle poesie di Emily Dickinson, che si svolge ininterrottamente dalle 22 al mattino successivo. Dal 10 al 12, nella stessa sede, si prosegue con Roberta torna a casa, in cui l’attrice trascina gli spettatori nei luoghi della sua infanzia e sulle tracce della madre malata di Alzheimer. Dal 13 al 15 sarà invece la volta di Rooms for Error. Tre studi dal racconto di Cechov La voglia di dormire. Prenotazioni al n. 0161 600990.
Il pifferaio magico è una delle produzioni più spettacolari della compagnia marionettistica Carlo Colla e figli: il cast comprende 120 marionette “umane” e ben 350 topi impegnati nella grandiosa scena in cui, seguendo il suono del piffero, vanno a gettarsi nel fiume. Una novità della regia di Eugenio Monti Colla è il finale più “buonista” rispetto alla versione originale dei fratelli Grimm: il pifferaio, in questo caso, vede riconosciuti i propri meriti, e viene nominato poeta di corte dall’imperatore. Lo spettacolo è in programma da sabato 7 a domenica 22 – e poi dal 12 gennaio al 9 febbraio – all’Atelier Carlo Colla e Figli di Milano.