In Emilia la danza fa sistema

Da dodici anni l’Emilia Romagna coordina in una programmazione ragionata e diffusa la proposta della danza italiana e internazionale presente nei cartelloni dei suoi teatri. Ed oggi, intorno a un Tavolo di Lavoro, comincia a far dialogare le maggiori esperienze del settore in regione. – Silvia Poletti

20.000 euro sul piatto per un nuovo progetto supporter in nome della danza italiana. E’ questo il frutto di un Tavolo della Danza che in Emilia Romagna vede collaborare Aterballetto Fondazione Nazionale della Danza, Aterdanza e Rete Anticorpi: un coreografo attivo in Regione (quest’anno la bolognese Simona Bertozzi), prodotto su nomina delle tre istituzioni, godrà del tutoraggio di una personalità della danza come Cristina Bozzolini e della possibilità di un sostegno alla distribuzione e alla presentazione del proprio lavoro in piazze teatrali e festival del territorio dedicati al nuovo teatro. E’ questa senza dubbio la cosa più rilevante della nuova stagione danza targata Emilia Romagna che segna inoltre un nuovo importante passo ‘politico’ di collaborazione e confronto tra le realtà più significative legate al genere.

Coordinata da Aterdanza la stagione 2014-15 tocca ben diciannove palcoscenici regionali: da città ‘musicali’ come Ferrara e Ravenna a cittadine come Russi o Scandiano, quando addirittura non si invadono più spazi di una stessa città, come Bologna, per dedicare un focus alle diverse visioni della danza di Virgilio Sieni che coinvolge varie istituzioni, dall’Università all’ ERT.

La danza italiana è ospitata con le sue compagnie più accreditate legate alla danza ( oltre a Sieni, Abbondanza Bertoni e Artemis danza) e balletto contemporaneo ( da Aterballetto a Spellbound, Balletto di Roma fino alle formazioni più giovani di Imperfect dancers, Sungani Dance Company, MM Dance Company) e soprattutto di danza di ricerca, con grande attenzione verso le ultime realtà emergenti: Giulio d’Anna per la Fattoria Vittadini, CollettivO CineticO, Daniele Ninarello, Le Supplici di Fabrizio Favale, gruppo nanou, Marina Giovannini, Cristina Morganti.

Tra gli stranieri presenti proposte diversificate ma all’insegna di una generale qualità: si tratti dei fantasmagorici travestiti dei Ballets Trockadero all’immarcescibile Carolyn Carlson con la sua ultima creazione per sei danzatori.

La programmazione, partita a fine settembre con gli appuntamenti del Festival Aperto di Reggio Emilia, vede tra i prossimi appuntamenti la nuova piece di Cristiana Morganti del Wuppertal Tanztheater di Pina Bausch intitolata Jessica and Me, la Traviata di Artemis Danza e il teatro visionario di gruppo nanou.

Per il calendario completo vedi Aterdanza