Natale in casa Cupiello

Nel segno di Eduardo

“Natale in casa Cupiello” nella rilettura di Antonio Latella a Roma è solo uno degli eventi dedicati al grande commediografo scomparso 30 anni fa. Scopri con noi i debutti da non perdere in settimanaRenato Palazzi


Riprende a Roma, dopo una breve pausa, la rassegna Le vie dei festival: in programma, venerdì 28 nello studio di Pirandello, una lettura curata da Francesco Saponaro di un testo scritto da Eduardo De Filippo in collaborazione con l’autore siciliano, L’abito nuovo, con Fabrizio Falco, Tony Laudadio, Fausto Russo Alesi e Imma Villa. Lunedì primo dicembre al Teatro Vascello va invece in scena l’anteprima di Villa Dolorosa, una riscrittura contemporanea delle Tre sorelle di Cechov da parte della tedesca Rebekka Kricheldorf, adattamento e regia di Roberto Rustioni.

La seconda edizione del premio Giovanni Testori – destinato a giovani autori under 35 – viene introdotta da un evento per molti aspetti unico: un grande attore napoletano, Toni Servillo, si misura per la prima volta col più grande autore lombardo di quest’ultimo mezzo secolo, Testori appunto, puntando per giunta non su testi drammatici o letterari, ma sulle pagine di un saggio di critica d’arte. Lunedì 24, nella basilica di San Marco a Milano, Servillo legge i brani più significativi del libro Il Gran Teatro Montano, dedicato a Gaudenzio Ferrari e al Sacro Monte di Varallo.

Proseguendo nel suo intento di mettere in relazione gli echi della tradizione coi linguaggi della scena contemporanea, Antonio Latella affronta per la prima volta un testo di Eduardo, nel trentennale della morte dell’autore: la scelta del regista è caduta in questo caso su una delle opere più modernamente livide e amare del suo grande conterraneo, Natale in casa Cupiello (foto), da mercoledì 3 al Teatro Argentina di Roma. Interessante la distribuzione, con Francesco Manetti – il protagonista di A. H. Lino Musella, Monica Piseddu, Valentina Vacca nei ruoli principali.

Declan Donnellan è un regista inglese noto soprattutto per le sue reinterpretazioni contemporanee delle opere di Shakespeare, che stavolta si misura con un autore di epoca e stile completamente diversi, Alfred Jarry, di cui affronta l’Ubu roi con una compagnia di attori francesi. Questa devastante parodia del potere viene ambientata in un appartamento borghese di oggi, e inquadrata attraverso lo sguardo crudele del figlioletto dei padroni di casa. Lo spettacolo viene proposto dallo Stabile di Torino giovedì 4 e venerdì 5 alle Fonderie Limone di Moncalieri.

Si ispira a John Doe, che è il nome convenzionalmente usato nel gergo giuridico americano per indicare una persona – viva o morta – dall’identità sconosciuta il nuovo spettacolo del gruppo Nanou, che debutta giovedì 4 a Casalecchio di Reno quale prima tappa di un progetto in divenire: le quattro danzatrici, sotto la guida di Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci, lavorano sul concetto dell’assenza di identità applicandolo a un contesto più ampio.

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