Stasera nicht schlafen

Alain Platel presenta a Moncalieri il nuovo lavoro ispirato alla vita e alle opere di Gustav Mahler. A Ravello, Enzo Moscato e il maestro Pasquale Scialò ci conducono con “Modo Minore” in un viaggio nella canzone napoletana. A Milano si inaugura il nuovo Spazio Banterle con “Giuda” di Luca Doninelli; in scena Franco Branciaroli. Sempre a Milano, Marta Cuscunà presenta il nuovo “Sorry Boys”. Infine a Solomeo, in Umbria, “L’ora di ricevimento” di Stefano Massini, con Fabrizio BentivoglioRenato Palazzi

Torna in Italia Alain Platel, il grande coreografo e regista belga il cui lavoro prescinde dalle distinzioni fra linguaggi e discipline, ponendosi in una dimensione sospesa fra teatro e danza: il suo nuovo spettacolo, in scena venerdì 23 e sabato 24 alle Fonderie Limone di Moncalieri, nel programma del festival Torinodanza, si intitola nicht schlafen («non dormire», foto) ed è ispirato alla vita e alle opere di Gustav Mahler, assunto quale artista emblematico di un’epoca di smarrimenti e di incertezze – la sua morte è avvenuta nel 1911, alle soglie delle grandi tragedie del Ventesimo Secolo – che per certi aspetti ricorda quella in cui viviamo.

Si intitola Modo Minore il nuovo spettacolo di Enzo Moscato, che debutta al festival di Ravello sabato 24 e domenica 25. Si tratta di un viaggio musicale, condotto in collaborazione col maestro Pasquale Scialò, nella canzone napoletana ma non soltanto napoletana degli anni fra i Cinquanta e i Settanta, con l’aggiunta di alcuni brani originali composti dai due per l’occasione: un repertorio – dice Moscato – che racconta aspetti meno conosciuti della città. L’accompagnamento è affidato a un complesso di giovani musicisti selezionati fra gli allievi del Conservatorio “G. Martucci” di Salerno, sotto la direzione di Pasquale Scialò.

Sabato 24 apre a Milano un nuovo teatro, lo Spazio Banterle, una sala di 110 posti dedicata a Emanuele Banterle, regista e organizzatore, collaboratore di Giovanni Testori, prematuramente scomparso cinque anni fa. Lo Spazio Banterle, situato presso il Centro Culturale di Milano, in Largo Corsia dei Servi 4, è destinato in particolare ad accogliere spettacoli “di parola”. A gestirlo sarà la compagnia de Gli Incamminati, fondata dallo stesso Banterle con Testori, mentre lo spettacolo inaugurale, Giuda, un monologo tratto dall’omonimo romanzo di Luca Doninelli, è affidato a Franco Branciaroli.

In una cittadina degli Stati Uniti, dove già si sono verificate violenze sulle donne, diciotto studentesse restano incinte contemporaneamente, come in seguito a un patto segreto. Sorry, boys di Marta Cuscunà ricostruisce quello strano tentativo di dare vita a una sorta di comune femminile, ma lo fa secondo una modalità particolare: l’attrice-autrice friulana fa infatti parlare una serie di teste mozze appese come trofei alla parete: da un lato le teste degli adulti, dall’altro quelle dei giovani maschi cercano invano di spiegarsi l’accaduto. Lo spettacolo è in scena da mercoledì 28 al Teatro i di Milano, per la rassegna “Città Balena”.

L’ora di ricevimento (banlieu) di Stefano Massini, in prima assoluta giovedì 29 al Teatro Cucinelli di Solomeo, prende spunto da uno dei problemi più esplosivi del nostro tempo: la precaria situazione di quelle periferie urbane popolate di immigrati (l’azione, in questo caso, è ambientata a Tolosa) che sono crogiolo di tensioni etniche e di sradicamenti culturali. Al centro della trama un maturo insegnante di scuola media impegnato negli incontri coi genitori dei suoi allievi, provenienti dal Nord Africa, dal Medio Oriente, dall’India, dall’Europa dell’Est. Protagonista è Fabrizio Bentivoglio, la regia è di Michele Placido.