A Bolzano la danza invade teatro, città, paesaggio

Parte il 12 luglio e arriva fino al 28 la fitta programmazione del festival che fa della città altoatesina una delle capitali della danza d’estate

Già 34 anni e non dimostrarli. Il segreto? Reinventarsi continuamente. Così il festival Bolzano Danza/Tanz Bozen ritorna anno dopo anno, sempre diverso, a caratterizzare l’estate dei cultori della materia. Come prima novità del cartellone 2018, firmato da Emanuele Masi, ecco la creazione di un guest curator per l’ideazione degli eventi Outdoor, da sempre una delle sezioni caratteristiche di BolzanoDanza. Quest’anno tocca a Michele Di Stefano, coreografo e guida del collettivo mk, Leone d’Argento per l’innovazione alla Biennale di Venezia 2014. Già conosciuto dal pubblico del festival per il progetto della Museion Media Façade 2014, Di Stefano torna ora in veste di ideatore degli spettacoli disseminati in spazi cittadini proponendo al pubblico una serie di appuntamenti racchiusi sotto il titolo Vedute/Ansichten. Numerosi artisti dell’ambito performativo italiano quali Roberta Mosca e Canedicoda, Strasse, Maurizio Saiu, Fabrizio Favale, Claudia Castellucci portano così il loro sguardo ‘esterno’ sulla città per tracciarne nuovi confini.

Negli spazi del Teatro Comunale, invece, compagnie e autori internazionali offrono la possibilità di un vivace e variegato sguardo sull’attuale creatività coreografica. Tra i nomi presenti alcune personalità assolute della danza contemporanea – dall’umanista  Bill T Jones (13 luglio) al concettuale Boris Charmatz (esclusiva nazionale 23 luglio), dal radical punk britannico Michael Clark (26 luglio) alla politically involved Helena Waldmann (16 luglio). Con uno spazio doveroso agli italiani: Sciarroni, Di Stefano e Roberto Zappalà, quest’ultimo in debutto assoluto con Liederduett, spettacolo coprodotto da Bolzano Danza in cui il coreografo catanese porta in scena quattro danzatori uomini, un controtenore e un pianista per raccontare il primo lutto fratricida – la storia biblica di Caino e Abele – e una possibile redenzione (18 luglio). A chiusura del fitto cartellone un beniamino del pubblico come il canadese di stanza a Stoccarda Eric Gauthier che con la sua pimpante compagnia apre la sua ‘residenza triennale’ al festival con un programma a firma Marco Goecke, Eric Gauthier e la canadese Virginie Brunelle insieme al blockbuster Minus 16 di Ohad Naharin.

Come sempre si rinnova la joint venture con Museion, dove il 12 Fabrizio Favale firma il site specific Argon insieme al collettivo multimediale Zimmerfrei, che si rinnoverà ogni giovedì del festival. Inoltre ritornano la Notte a teatro per piccoli e adulti (20/21 luglio) abbinata alla visione dello spettacolo multimediale per famiglie JOSEPH_kids di Alessandro Sciarroni (20 luglio) e le proposte delle promesse selezionate dalla rete nazionale Anticorpi XL di cui Bolzano Danza è partner: Siro Guglielmi, Diego Tortelli e Luna Cenere. Senza contare la secret perfomance con autore e luogo tutti da scoprire.

Informazioni e dettagli a www.bolzanodanza.itNella foto in apertura Bill T Jones/Arnie Zane Dance Company