Erodiade

Campania felix

Prosegue nella città partenopea il fittissimo programma del Napoli Teatro Festival, a cui si aggiunge “Pompei Theatrum Mundi”. Altri festival da seguire ad Ascoli Piceno (“Teatri del sacro”) e Ancona-Polverigi (“Inteatro”)Renato Palazzi


Prosegue a ritmo sostenuto il fittissimo programma del Napoli Teatro Festival: fra i titoli più interessanti delle prossime sere, l’Erodiade di Giovanni Testori nella messinscena di Carlo Cerciello, con Imma Villa, che credo sia il primo allestimento di un’opera dello scrittore di Novate che nasca su un palcoscenico napoletano (Teatro Elicantropo, 14, 15, 16), e poi Vita a rate, un nuovo spettacolo scritto e diretto da quell’impareggiabile maestro di straordinarie sottigliezze poetiche che è Riccardo Caporossi, con Nadia Brustolon e Vincenzo Preziosa (Teatro Trianon-Viviani, 17, 18), Cronache di una città senza nome dei siriani Mohamad al Rashi e Wael Kadour, sulla situazione politica del loro paese (Galleria Toledo, 20 e 21), e il ritorno alla ribalta di Angels in America, il poderoso affresco in due puntate di Tony Kushner proposto da Ferdinndo Bruni ed Elio De Capitani in due lunghe rappresentazioni che iniziano al pomeriggio e finiscono a tarda sera (Teatro Politeama, 20 e 21).

Parallelamente al festival, comincia giovedì 20 Pompei Theatrum Mundi, la rassegna di drammaturgia antica promossa dallo Stabile di Napoli e dal Parco Archeologico di Pompei, dove si svolge fino al 13 luglio nell’imponente spazio del Teatro Grande: in programma La tempesta di Shakespeare con la regia di Luca De Fusco, interpretato fra gli altri da Eros Pagni e Gaia Aprea (20, 21, 22), Edipo a Colono di Sofocle riscritto da Ruggero Cappuccio e diretto dal regista lituano Rimas Tuminas (27, 28, 29), il Satyricon di Petronio riveduto e corretto da Francesco Piccolo con la regia di Andrea De Rosa (4, 5, 6 luglio), e poi Il paradiso perduto. Leela. una creazione della coreografa israeliana Noa Wertheim con la Vertigo Dance Company (11, 12, 13).

Si svolge dal 19 al 23 ad Ascoli Piceno la decima edizione del festival Teatri del Sacro, la bella rassegna diretta da Fabrizio Fiaschini dedicata ai temi della sacralità nelle loro più varie e diverse declinazioni: quest’anno il programma, per la prima volta, è costruito attorno a un filo conduttore, quello delle Opere di Misericordia, ad alcune delle quali le compagnie vincitrici del bando si sono ispirate per i loro spettacoli. Fra gli artisti e i gruppi presenti, Kronoteatro con Sporco negro, (il precetto in questione è “accogliere gli stranieri”), Controcanto Collettivo con Settanta volte sette (“perdonare le offese”), Alessandro Berti con Simeone e Samir (“insegnare agli ignoranti”).

Dal 19 al 23 vanno in scena, a Polverigi e ad Ancona, gli spettacoli ospiti della rassegna internazionale Inteatro, lo storico festival-osservatorio-cantiere di teatro, danza, performance al confine tra i linguaggi che negli anni ha spesso fatto conoscere fenomeni ancora non noti in Italia. Fra le presenze più interessanti di questa edizione, Dewey Dell con Storm Atlas (il 20), i Berlin con l’ormai classico Perhaps all the dragons (21, 22, 23) e T.H.E. Dance Company di Singapore con Invisible habitudes (22).