Il poliedrico artista sudafricano fa incontrare a Firenze l’Ubu di Jarry con i testi della Commissione post-Apartheid. Da vedere poi “Virgilio brucia” degli Anagoor a Roma, dove va in scena anche “Ritratto di una capitale” di Calbi/Arcuri. A Brescia Le belle bandiere fanno un collage cechoviano, mentre a Milano approda il Teatro del Carretto con “Le mille e una notte” – Renato Palazzi
Parla ovviamente dell’Eneide, e del suo autore, e di Cesare Ottaviano e dell’Impero Romano, ma anche del più generale rapporto tra poesia e potere Virgilio brucia, lo spettacolo degli Anagoor in scena sabato 15 e domenica 16 al Teatro Vascello di Roma, nel programma del festival Romaeuropa: da non perdere la straordinaria prova interpretativa di Marco Menegoni, che recita l’intero secondo canto dell’Eneide – quello in cui si descrive l’incendio di Troia – in esametri latini, riuscendo comunque a infondere nei versi virgiliani una tracimante carica di emozione.
Aveva già inventato un’iniziativa del genere anni fa a Milano, la ripropone ora da neo-direttore del Teatro di Roma: Antonio Calbi firma con Fabrizio Arcuri il progetto Ritratto di una capitale, ventiquattro scene di una giornata nella città affidate ad altrettanti autori diversi, da Corrado Augias ad Eraldo Affinati, da Ascanio Celestini a Letizia Russo, da Franca Valeri a Ricci/Forte: la maratona drammaturgica si svolge al Teatro Argentina in due serate, rispettivamente martedì 18 e mercoledì 19, con repliche giovedì 20 e venerdì 21, e un’unica “filata” prevista per sabato 22.
In questi ultimi anni si tende spesso a riscoprire le operine “minori” di Cechov, ancora capaci di offrire spunti di inedita freschezza rispetto ai grandi testi. Si intitola scherzosamente Svenimenti il collage in cui la compagnia Le belle bandiere raccoglie atti unici, racconti, lettere dell’autore russo, sotto un titolo – giù utilizzato dal grande Mejerchol’d – che allude ai cedimenti emotivi dei suoi personaggi. Lo spettacolo, ideato e interpretato da Marco Sgrosso ed Elena Bucci, con la regia di quest’ultima, debutta martedì 18 al Teatro santa Chiara di Brescia.
Da oltre trent’anni, sotto la guida della regista Maria Grazia Cipriani e dello scenografo Graziano Gregori, affronta i testi più impegnativi in quel suo particolarissimo stile, fatto di sinistri fantocci, di immagini sorprendenti, di oggetti inquietanti. Il Teatro del Carretto di Lucca si misura ora con la più classica delle raccolte di fiabe, Le mille e una notte: ma lo fa alla sua maniera, assumendone le vicende a pretesto per parlare di un tema cruciale del nostro tempo, quello della violenza sulle donne. Lo spettacolo è in scena da giovedì 20 al Teatro Sala Fontana di Milano.
Ubu and the Truth Commission, lo spettacolo ideato e diretto da William Kentridge, in scena giovedì 20 e venerdì 21 al Teatro della Pergola di Firenze, intreccia la vicenda dell’ Ubu re di Alfred Jarry coi verbali delle audizioni della Commissione per la verità e la riconciliazione del Sudafrica: Kentridge, artista dal talento molteplice, pittore, regista, autore di cartoni animati, affida i ruoli dei personaggi di Jarry ad attori in carne e ossa, mentre le testimonianze sulla tragedia dell’apartheid toccano ai suggestivi fantocci della Handspring Puppet Company.
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