Giovanni Franzoni interpreta a Firenze il testo di Federico Bellini diretto da Antonio Latella. Giancarlo Cauteruccio presenta a Scandicci il nuovo progetto “Napolisciosciammocca”. A Torino debutta invece “Il trionfo del dio denaro” di Marivaux, regia di Beppe Navello. Infine a Milano, da non perdere gli esordi di “Good people” con Michela Cescon e Luca Lazzareschi e di “Vicini” di Fausto Paravidino – Renato Palazzi
Antonio Latella, con Natale in casa Cupiello, è senza dubbio il regista che più è riuscito a far più discutere in questi ultimi anni. Il suo precedente, piccolo spettacolo, Caro George – presentato lo scorso novembre alla rassegna romana “Il garofano verde” – è un monologo scritto da Federico Bellin e interpretato da Giovanni Franzoni (foto), in cui il pittore Francis Bacon rivive il rapporto con l’amante e modello George Dyer, morto suicida proprio alla vigilia della grande mostra parigina dedicata all’artista nel ’71: è in scena venerdì 30 e sabato 31 al Cantiere Florida di Firenze.
Il trionfo del dio denaro è il titolo di una breve operina di Marivaux, mai rappresentata in Italia, in cui il grande autore francese tratta il tema del potere di attrazione dei beni materiali: nella pièce, scritta nel 1728, si immagina una sfida amorosa, per la conquista di una bella mortale da entrambi desiderata, fra Apollo, dio delle arti e della cultura, e il suo rivale Plutone, il dio – appunto – della ricchezza: a rappresentarla, con una compagnia di sette giovani attori, e con musiche dal vivo, è il regista Beppe Navello, da sabato 31 al Teatro Astra di Torino.
Good people è il titolo di una graffiante commedia dell’americano David Lindsay-Abaire sull’avere e non avere, sul successo nella vita, sul rapporto con le proprie umili origini: il testo pone a confronto una donna, Margie, che ha di nuovo perso il lavoro per i continui ritardi, con un suo antico fidanzato, Mike, che ha lasciato il quartiere e ha fatto fortuna, al quale lei si rivolge per avere aiuto. Lo spettacolo, che arriva a Milano, al Franco Parenti, da lunedì 2 febbraio, è diretto da Roberto Andò con due protagonisti d’eccezione quali Michela Cescon e Luca Lazzareschi.
Giancarlo Cauteruccio inizia un viaggio teatrale che lo porterà a visitare tre grandi città di mare (e di cultura), Napoli, Genova e Trieste. Il suo progetto si apre, martedì 3 febbraio al Teatro Studio di Scandicci, con Napolisciosciammocca, uno spettacolo da lui scritto e interpretato in cui rende omaggio a Eduardo, a Leo De Berardinis, ad Antonio Neiwiller, a Enzo Moscato esplorando i luoghi, i paesaggi, i sentimenti della loro terra attraverso le canzoni della tradizione, ‘O sole mio, Torna a Surriento, una drammaturgia musicale in cui si insinuano le amarezze del presente.
I vicini, il nuovo testo di Fausto Paravidino, parla della paura dell’ignoto, del mistero. Al centro della trama, sospesa, allusiva, due giovani coppie che abitano sullo stesso pianerottolo: il protagonista, per ragioni oscure, teme i nuovi vicini, mentre la moglie ha curiosità di conoscerli. Lei, invece, teme la vecchia che le appare di notte, la precedente inquilina che prima stava lì, al posto dei nuovi arrivati, e non si capisce se sia una figura reale o un fantasma, un’apparizione. Lo spettacolo, diretto e interpretato dall’autore stesso, da mercoledì 4 è all’Elfo Puccini di Milano.