Arti circensi, acrobazie, danza tradizionale e multimediale, performance che sfidano la gravità terrestre. Le ex dimore sabaude di Torino e dintorni si animano di eventi spettacolari dal 7 al 10 luglio e dal 13 al 17 – Enzo Fragassi
Da ormai sedici edizioni Teatro a Corte è il festival di arti varie dello spettacolo dal vivo che forse meglio di qualunque altra manifestazione teatrale italiana sa coniugare intrattenimento e promozione culturale, valorizzazione del territorio e respiro europeo. Diretto da Beppe Navello, il festival spalancherà, non solo metaforicamente, le porte di alcune deliziose ex dimore sabaude nel prossimo fine settimana e in quello successivo, più precisamente dal 7 al 10 luglio e dal 13 al 17. Due week-end lunghi ma anche due lunghi week-end, perché gli appuntamenti sono molti e occorre un certo spirito da globetrotter per seguirli tutti fra Torino, Venaria, Rivoli, Stupinigi, Racconigi e Aglié.
Il direttore del festival, ideato e realizzato dalla Fondazione Teatro Piemonte Europa con il sostegno del Mibact, Regione Piemonte, Comune di Torino, Fondazione CRT, Compagnia di San Paolo e Intesa San Paolo, tiene il conto dei nuovi luoghi “conquistati” alla fruizione spettacolare del pubblico: dal monumentale scalone progettato dall’architetto Juvarra a Palazzo Madama dove si svolge Picasso Parade (spettacolo di Nicola Fano con coreografie di Paolo Mohovich) a Palazzo Lascaris, che ospita abitualmente il Consiglio regionale del Piemonte, sede per l’occasione di una “notte bianca dei fantasmi” (astenersi assenteisti); dalla Villa della Tesoreria, che aprirà le porte a un progetto interattivo realizzato con gli abitanti del quartiere a cura dell’austriaco Willy Dorner al Polo del ‘900, dove verrà proiettato il nuovo lungometraggio dei filmaker Gianluca e Massimiliano De Serio, per fare conoscenza con la poesia somala; il progetto, biennale, denominato Stanze/Qolalka, è sviluppato in collaborazione con il festival delle Colline Torinesi e segue quello del 2015 dedicato alla comunità Rom torinese. Fuori Torino, nel Meleto del castello di Aglié, Claudio Zanotto e l’ormai celebre asina Geraldina guideranno il pubblico alla scoperta della poetica di Guido Gozzano, che frequentò e compose le sue liriche negli stessi luoghi incantati.
Il côté internazionale è assicurato da ben 19 compagnie provenienti da sei diversi Paesi. Tra i più spettacolari ci sono i britannici Ockham’s Razor, ma anche il duo formato da Pauline Barboux e Jeanne Ragu, che esegue complicate evoluzioni aeree, e la compagnia, pure francese Les Colporteurs, i cui membri si esibiscono sospesi a mezz’aria grazie a una trama di cavi d’acciaio. Evoluzioni mozzafiato, nella scenografica Reggia di Venaria, anche per Wired Aerial Theatre, mentre spetterà alla danza, con i tre coreografi Inés Boza, Roser López e Andrea Costanzo Martini, guidare il pubblico alla scoperta dei diversi ambienti del castello di Aglié. Dopo tanto girovagare con il naso all’insù verrà voglia di sedersi a riposare un po’, ma attenti a non farlo sulle sedie d’autore ideate e realizzate dallo scenografo Marco Muzzolon nel percorso Delle fiabe e delle sedie, allestito nella meravigliosa residenza di caccia di Stupinigi, in cui le fiabe più amate della tradizione occidentale sono evocate da sedute artistiche a esse ispirate, con l’aggiunta degli interventi audio di Luca De Marinis.
C’è grande attesa anche per il britannico Billy Cowie, esponente di punta della video-danza in tre dimensioni, già ospite di Teatro a Corte, che presenta in prima nazionale al Castello di Rivoli la nuova coreografia Under Flat Sky, mentre la coreografa catalana Vero Cendoya ha pensato di utilizzare il tranquillo parco della Reggia di Racconigi per allestirvi La Partida, ovvero un inedito incontro di calcio fra cinque danzatrici da una parte e altrettanti pedatori dall’altra, con il pubblico a far tifo da stadio. Sotto gli occhi allibiti delle meravigliose cicogne che a Racconigi sono di casa. Un altro “tipico” esempio di performance che si può vedere solo a Teatro a Corte è quella degli inglesi Reckless Sleepers, in cui un quintetto di danzatrici-acrobate si destreggiano su altrettante sedute alle quali, man mano, segano via dei pezzi, rimanendo in un equilibrio sempre più precario. In tempi di Brexit, chi volesse leggerci un vaticinio per la gioventù d’Oltremanica… può accomodarsi.
Fuochi d’artificio finali – nel vero senso del termine, il 17 luglio alla Reggia di Venaria, che accoglierà i francesi Groupe F, veri maestri dell’arte pirotecnica, per notte indimenticabile da trascorrere, manco a dirlo, col naso all’insù.