Pezzi d’Europa di un’Europa in pezzi?

Christophe Meierhans, Theatre NO99, Rimini Protokoll e Welcome Project sono i protagonisti di un progetto che, a Milano, fa riflettere sullo stato dell’Unione Europea. Sempre a Milano, ” Louise e Renée. Frammenti di un discorso sull’amore” con Sonia Bergamasco regista, Federica Fracassi e Isabella Ragonese attrici. Arriva nel capoluogo lombardo anche la ripresa de “L’apparenza inganna” di Bernhard, per la regia di Federico Tiezzi. A Roma lo struggente “Ma” di Antonio Latella, ispirato alla figura materna in Pasolini. Infine, doppia presenza di Irina Brook con “L’isola degli schiavi” di Marivaux a Genova e “Terre noire” a PistoiaRenato Palazzi

La Zona K, piccola e attivissima realtà milanese, promuove un progetto che fa riflettere sullo stato attuale dell’Unione Europea e sul futuro della democrazia. In programma quattro spettacoli: Some use for your broken clay pots dello svizzero Christophe Meierhans, che coinvolge il pubblico nel dibattito su un sistema democratico immaginario (venerdì 17 e sabato 18), Ash and money, un film della compagnia estone Theatre NO99 che documenta un suo precedente lavoro basato su un partito politico fittizio (domenica 19), Europa a domicilio, un gioco di ruolo dei Rimini Protokoll che si svolge in appartamenti privati, in collaborazione con la rassegna Stanze (da giovedì 23, ogni giovedì fino al 15 giugno), Intime Fremde del gruppo tedesco Welcome Project, sul tema delle identità nazionali e dei confini (mercoledì 29 e giovedì 30).

È ispirata a un romanzo epistolare di Balzac, Memorie di due giovani spose, adattato per la scena da Stefano Massini, la nuova produzione del Piccolo Teatro, Louise e Renée. Frammenti di un discorso sull’amore, in programma da martedì 21 al Teatro Grassi di Milano. Attraverso le lettere che due amiche d’infanzia si scrivono nel corso di una vita vengono ripercorse, anno dopo anno, due vicende sentimentali avviate a destini diversi. A caratterizzare la proposta è soprattutto la sua impostazione tutta al femminile: la regia è firmata infatti da Sonia Bergamasco, mentre l’interpretazione è affidata a Federica Fracassi e a Isabella Ragonese.

Approda da martedì 21 al Teatro India di Roma Ma, lo struggente spettacolo di Antonio Latella dedicato alla figura della madre nelle opere di Pasolini: attingendo a materiali drammaturgici vari, brani di romanzi, versi, sceneggiature cinematografiche, in particolare quella del Vangelo secondo Matteo, il regista – coadiuvato nella composizione del testo da Linda Dalisi – ricostruisce il lancinante rapporto tra una madre e il figlio assassinato, un lamento che a tratti diventa un grido di rabbia, un atto di protesta, un’invettiva. Protagonista del monologo, seduta su uno sgabello, con un paio di gigantesche scarpe che le rendono difficili i movimenti, un’intensissima, trascinante Candida Nieri.

L’apparenza inganna di Thomas Bernhard nella bellissima messinscena di Federico Tiezzi e la straordinaria interpretazione di Sandro Lombardi e Massimo Verdastro aveva vinto nel 2000 il premio Ubu per la miglior regia. Lo spettacolo che Tiezzi ripropone ora con gli stessi attori e la stessa impostazione di fondo – che prevede tra l’altro l’ambientazione dei due atti in due spazi diversi – resta sostanzialmente uguale, ma appare anche profondamente cambiato, più maturo, più ricco di sottili sfumature: merito del regista e dei due protagonisti, che hanno affinato i loro strumenti, e merito di un testo sempre più vicino alla nostra sensibilità attuale. Da martedì 21 al Teatro Franco Parenti di Milano.

C’è una doppia presenza di Irina Brook, in queste sere, sui nostri palcoscenici: da martedì 21 la regista francese, direttrice del Théâtre National de Nice, presenta al Teatro Duse di Genova L’isola degli schiavi di Marivaux, rifacimento italiano di un suo allestimento di qualche anno fa, primo risultato di una collaborazione della Brook con lo Stabile. Giovedì 23 e venerdì 24, al Funaro di Pistoia, arriva invece Terre noire, realizzato a Nizza su un testo commissionato a Stefano Massini, in cui si racconta l’azione legale di una coppia di contadini sudafricani contro una multinazionale senza scrupoli che ha contaminato i loro terreni per poi impossessarsene a prezzo irrisorio.