La Plaza, El conde de Torrefiel

In Plaza ma solo 48 ore

“La Plaza”, il nuovo spettacolo dell’imperdibile gruppo catalano El Conde de Torrefiel, è in scena a Milano per due sole repliche. Scopri gli altri dubutti della settimana teatrale Renato Palazzi


Da non perdere – purtroppo per sole due repliche, venerdì 29 e sabato 30 alla Triennale Teatro dell’Arte di Milano – La plaza (foto), un nuovo spettacolo del gruppo catalano El Conde de Torrefiel, una delle realtà europee protagoniste dell’innovazione teatrale di questi anni, che aveva suscitato una profonda impressione con due creazioni precedenti, La posibilidad que desaparece frente al paisaje e Guerrilla. La plaza è appunto dedicato a questo luogo centrale della vita cittadina, la piazza, dove figure senza volto e senza identità tracciano un inquieto affresco delle contraddizioni e delle tensioni della società di oggi.

Da martedì 2 arriva al Teatro Grassi di Milano La scortecata, il bellissimo spettacolo di Emma Dante ispirato a una truce fiaba seicentesca di Giambattista Basile. Al centro della trama ci sono due anziane sorelle, una delle quali, invaghita di un giovane amante, per ritrovare la perduta freschezza si fa scuoiare dal rasoio di un barbiere. Nella messinscena della regista siciliana le due vecchie sono interpretate da attori di sesso maschile, i bravissimi Salvatore D’Onofrio e Carmine Maringola, che fanno di questa storia patetica e crudele una sorta di feroce rito genettiano.

Torna la compagnia Arte e Salute, l’ormai collaudatissimo e applauditissimo ensemble diretto da Nanni Garella che da vent’anni mette in scena, fianco a fianco, i pazienti di un centro di assistenza psichiatrica e degli attori professionisti. Questa volta la materia prescelta dal regista, che è anche fra gli interpreti, è un territorio dell’immaginario, la foresta di Arden, ideale spazio degli scambi e delle metamorfosi al centro di una della grandi commedie shakespeariane, A piacer vostro. Lo spettacolo debutta in prima nazionale martedì 2 all’Arena del Sole di Bologna.

Familie Flöz è la compagnia tedesca che crea bizzarri spettacoli usando unicamente il linguaggio gestuale e delle ingegnose maschere che caratterizzano i personaggi e danno un taglio grottesco all’azione. In Hotel Paradiso, in programma da martedì 2 a domenica 7 alla Sala Umberto di Roma, rappresentano addirittura uno stralunato thriller ambientato in un albergo di montagna dove avvengono morti misteriose.

Dà voce al più celebre poeta maledetto di tutti i tempi, FrançoisVillon, il testo del poeta e critico teatrale Roberto Mussapi, in scena da mercoledì 3 al Teatro Due di Parma. In questo Villon Mussapi, che è stato il tradutttore delle sue opere, lo immagina nell’ultima notte prima dell’esecuzione capitale, sprofondato nella cella sotterranea nella quale è stato imprigionato per i crimini commessi, intento a raccontare la propria storia, al lume di una candela, a un ignoto interlocutore che gli si rivolge dall’alto. La regia è di Gigi Dall’Aglio, il protagonista è Raffaele Esposito.