Riprendiamo sul nuovo sito una consuetudine che si ripete dal 2000, ovvero l’appuntamento con gli spettacoli da non mancare nella settimana teatrale che si apre – Renato Palazzi
Gianrico Tedeschi ha 93 anni, ma non ha perso la grinta e la voglia di far teatro: non a caso due anni fa ha vinto il premio Ubu come miglior attore per La compagnia degli uomini di Edward Bond. In Farà giorno di Rosa A. Menduni e Roberto De Giorgi incarna la figura di un vecchio partigiano impegnato in un duplice, emblematico confronto con un giovane fascistello e con la propria figlia, ex terrorista. Lo spettacolo, diretto da Piero Maccarinelli, è in programma da martedì 19 al Teatro sala Umberto di Roma. Riscrivere, in un linguaggio contemporaneo, l’Arlecchino servitore di due padroni, trasformare la commedia goldoniana – resa nota in tutto il mondo dalla storica messinscena di Strehler – nell’affresco di un mondo odierno dominato dalla menzogna e dalla commercializzazione dei sentimenti. L’impresa di Antonio Latella è rischiosa: ma il regista, ultimamente, non sbaglia un colpo, dimostrando di essere in un periodo di grazia. Lo spettacolo, che ha per protagonista Roberto Latini, va in scena in prima nazionale giovedì 21 al Teatro Bonci di Cesena. Dopo l’allestimento del Ritorno a casa di Pinter firmato nella scorsa stagione da Luc Bondy, interpretato fra gli altri da Bruno Ganz e dalla splendida Emmanuelle Seigner, approda da mercoledì 20 al Teatro Grassi di Milano un’altra versione dello stesso testo, che si avvale in questo caso della regia di Peter Stein, con Paolo Graziosi e Arianna Scommegna nei ruoli principali: la piéce, ovviamente, è quella che è: a mio avviso, vuol dire poco. Ma sarà interessante confrontarne due diverse chiavi di lettura. La scelta del tema è interessante: tre testi che parlano in vario modo di terre sperdute, di navi e di naufragi, La tempesta di Shakespeare, L’isola degli schiavi di Marivaux e un adattamento dell’Odissea omerica: dopo il debutto di quest’estate al Festival dei due Mondi di Spoleto, da giovedì 21 Irina Brook con una compagnia immancabilmente multietnica – nel segno dell’esperienza paterna – presenta fino al’8 dicembre in diverse serate la sua Trilogia delle isole al Teatro dell’Arte di Milano. Sotto l’etichetta del “Daimon Project”, il Teatro Sotterraneo sta lavorando in due opposte direzioni, quella di Be legend!, che immagina degli importanti personaggi della storia e della letteratura – da Hitler ad Amleto a Giovanna D’Arco – all’età di dieci anni, prima che diventino ciò che diventeranno, e Be normal!, che vuole invece indagare la normale quotidianità di due trentenni di oggi. Dopo le tappe estive a Santarcangelo e a Dro, questo secondo percorso arriverà a definitivo compimento giovedì 21 al Piccolo Teatro Mauro Bolognini di Pistoia.