Al via le stagioni indoor 2016-2017

Lo Stabile di Genova festeggia i 65 anni con “La cucina” di Wesker (regia Valerio Binasco). A quasi un anno dalla scomparsa di Luca De Filippo, la Pergola di Firenze presenta “Questi fantasmi!” di Eduardo (regia Marco Tullio Giordana). A Milano, dopo l’ultimo saluto a Dario Fo, da martedì in scena “Macbeth”, di e con Franco Branciaroli. A Napoli, Arturo Cirillo si cimenta con il pirandelliano “Liolà” e infine lo Stabile veneto affida l’apertura al “Merchant of Venice” della compagnia inglese dello Shakespeare’s Globe, diretta da Jonathan MunbyRenato Palazzi

Il Teatro Stabile di Genova festeggia i sessantacinque anni dalla sua fondazione con spettacoli, mostre, iniziative. Martedì 18, al Teatro della Corte, si inaugura la stagione con La cucina di Arnold Wesker (foto), ormai un classico della scena inglese degli anni Cinquanta: la vita vista dalla cucina di un grande ristorante, protagonisti cuochi, sguatteri, camerieri. La regia è di Valerio Binasco, le scene sono di Guido Fiorato, le musiche di Arturo Annecchino. Mercoledì 19, al Duse, debutta invece Il borghese gentiluomo di Molière nella messinscena di Filippo Dini, che lo interpreta accanto a Orietta Notari e Sarà Bertelà.

A quasi un anno dalla scomparsa di Luca De Filippo, la compagnia da lui fondata rende omaggio alla sua memoria proseguendone l’impegno di tutelare e valorizzare il patrimonio eduardiano: martedì 18, al Teatro della Pergola di Firenze, va in scena uno dei testi più emblematici del grande autore-attore napoletano, Questi fantasmi!, un concentrato dei grandi temi di Eduardo riproposto a settant’anni dalla prima rappresentazione, avvenuta a Roma nel 1946. La regia è affidata a Marco Tullio Giordana, protagonista è Gianfelice Imparato affiancato da Carolina Rosi, vedova di Luca e direttrice della compagnia.

La seduzione del male, i demoni interiori che prendono il controllo dell’individuo. Ma anche l’ambiguo ribaltamento dei ruoli maschili e femminili, il crollo dei valori di una società patriarcale. Sono questi alcuni dei temi affrontati dal Macbeth diretto e interpretato da Franco Branciaroli, in programma da martedì 18 al Teatro Strehler di Milano. Accanto all’attore-regista, Valentina Violo a interpretare la Lady. Le scene sono di Margherita Palli, i costumi di Gianluca Sbicca.

Attore e regista dal talento aguzzo, sempre a cavallo tra ricerca e tradizione, Arturo Cirillo si misura coi grandi testi del nostro passato teatrale lasciandovi ogni volta un proprio forte segno personale: da mercoledì 19, al Teatro San Ferdinando di Napoli, Cirillo si misura con Pirandello, il Pirandello anomalo, tutto calato negli umori della Sicilia contadina, di Liolà, una commedia dall’ambiguo vitalismo, percorsa comunque da una sottile vena nera. Accanto allo stesso Cirillo, che veste i panni di Zio Simone, Massimiliano Gallo nel ruolo del protagonista, Milvia Marigliano, Giovanna Di Rauso, Giuseppina Cervizzi.

Ad aprire la stagione dello Stabile del Veneto, mercoledì 19 al Teatro Goldoni di Venezia, è la compagnia dello Shakespeare’s Globe di Londra che presenta il suo allestimento di The merchant of Venice, con la regia di Jonathan Munby: lo spettacolo va in scena nella doppia ricorrenza dei quattrocento anni dalla morte di Shakespeare e dei cinquecento anni dalla creazione del Ghetto di Venezia. Protagonista d’eccezione, nella parte di Shylock, l’attore teatrale e cinematografico Jonathan Pryce, mentre il ruolo della figlia Jessica è affidato a Phoebe Pryce, che è sua figlia anche nella vita.