Il Belgio comanda. Parola di Fabre

“Belgium rules/Belgian rules” di Jan Fabre è l’evento della settimana al Napoli Teatro Festival (in autunno a Roma). Al via il Festival dei Due Mondi di Spoleto, con Emma Dante e l’ormai tradizionale presenza di Bob Wilson che riprende “Hamletmaschine” di Heiner Müller. A Bologna la rassegna “…Non c’è più. Presenza/assenza: memorie” prende le mosse dal laboratorio tenuto da Enzo Vetrano e Stefano Randisi. A Roma “Venti d’estate” propone incontri, reading, performance musicali con Roberto Latini, Teatro delle Ariette, Ermanna Montanari e altri artisti. A Verona il Festival Shakespeariano è inaugurato da “Richard II” in versione femminile diretto da Peter SteinRenato Palazzi


Da non perdere, sabato primo luglio e domenica 2, al Napoli Teatro Festival Italia, l’anteprima mondiale della nuova creazione di Jan Fabre, Belgian rules (foto), che sarà poi il 30 settembre e il primo ottobre al festival Romaeuropa: costruito sui testi di Johan de Boose e sulle musiche di Raymond van het Goenewoud e Andrew van Ostade, affidato ad Annabelle Chambon, Cèdric Charron e agli altri suoi soliti performer della compagnia Troubleyn, lo spettacolo è un omaggio ironico e pungente che il geniale regista-coreografo dedica al suo paese, visto come la culla di folgoranti esperienze artistiche ma anche come una terra di sorprendenti e paradossali contraddizioni.

La paranza dei bambini, il romanzo di Roberto Saviano messo in scena da Mario Gelardi, apre – sempre sabato primo luglio – il programma teatrale del Festival dei Due Mondi di Spoleto: da vedere, fra l’altro, La scortecata di Emma Dante dal Cunto de li cunti di Giambattista Basile (Caio Melisso, 6-13), lo “storico” Hamletmaschine di Heiner Müller diretto nell’86 da Bob Wilson, che lo riprende con giovani attori dell’Accademia Nazionale “Silvio D’Amico” (7–16, San Nicolò), Atti osceni. I tre processi di Oscar Wilde di Moses Kaufman, regia, scene, costumi di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia (14-16, Auditorium della Stella).

Da lunedì 3 luglio prende il via in piazze e giardini di vari quartieri di Bologna “…Non c’è più. Presenza/assenza: memorie”, una rassegna di quattro spettacoli da rappresentare al tramonto, ispirati ciascuno a un tema diverso, la follia, l’identità, la storia, la poesia. Le quattro proposte (che si succederanno il 3, il 6, il 10 e il 13) nascono da un laboratorio tenuto a Imola lo scorso aprile da Enzo Vetrano e Stefano Randisi, che ora recitano insieme ai loro allievi affiancati anche da Elena Bucci e Giovanni Moschella.

Si intitola Venti d’estate la bella iniziativa che da martedì 4 luglio si svolgerà per un mese alla Casa Internazionale delle Donne di Roma, proponendo incontri, reading, performance musicali. Il denso programma teatrale messo a punto da Silvia Barbagallo, Santa Di Pierro e Debora Pietrobono dell’Associazione “Doppio Ristretto” propone Roberto Latini che recita versi di Mariangela Gualtieri (mercoledì 5), il Teatro delle Ariette che legge brani del suo libro Una vita attorno al tavolo (mercoledì 19), un recital di Ermanna Montanari dalle pagine delle sue Miniature campianesi (venerdì 21), Daria Deflorian, Monica Demuru e Monica Piseddu che evocano i riti di passaggio descritti dalla scrittrice francese Annie Ernaux nel suo libro Memorie di ragazza (giovedì 27).

Inizia giovedì 6 luglio la sessantanovesima edizione del Festival Shakespeariano al Teatro Romano di Verona: lo spettacolo inaugurale, una produzione del Teatro Metastasio di Prato, è il Richard II firmato da Peter Stein, versione al femminile di questo acre dramma politico sulla perdita del potere, in cui il grande regista tedesco – come già aveva fatto Àlex Rigola nel suo Giulio Cesare interpretato da Maria Grazia Mandruzzato – affida il ruolo del sovrano deposto a un’attrice, Maddalena Crippa. Accanto a lei, fra gli altri, Paolo Graziosi, Graziano Piazza, Alessandro Averone.