Pinocchio

Serate sotto il cielo toscano

Sono tutti concentrati nella regione tirrenica i prossimi festival al via: da “Collinarea” di Lari (Pisa) a quello di Radicondoli, in provincia di Siena. Fino all’appuntamento tradizionale con il Teatro povero di Monticchiello, che unisce nella rappresentazione tutto il paese della Val d’OrciaRenato Palazzi

Cominciano in queste sere gli ultimi appuntamenti di questo scorcio dell’estate, gli ultimi festival dell’intenso calendario di luglio, tutti – stranamente – localizzati nell’area toscana. Si parte venerdì 25 con la sedicesima edizione di “Collinarea”, la piccola rassegna che si svolge a Lari e che è anche un cantiere, un luogo di incontro, una sorta di laboratorio permanente. Fra molte proposte di gruppi giovani e giovanissimi, spicca Illusionismi di Bustric (26 luglio), il Pinocchio (foto) dei Babilonia Teatri (28 luglio), il debutto di un Riccardo III interpretato e diretto da Michele Sinisi, tratto dal primo monologo del grande testo shakespeariano (30 e 31 luglio), e poi Perché non ballate?, da racconti e poesie di Raymond Carver, drammaturgia di Gabriele Di Luca, regia di Anna Stigsgaard ( 31 luglio – primo agosto).
Sabato 2 agosto, nell’antico borgo medioevale, è in programma un singolare evento conclusivo che riunisce vari gruppi – Civilleri/Lo Sicco, Teatro dei Venti, Carrozzeria Orfeo, LeVieDelFool, Ammonia Danza Corrosiva, Compagnia dell’Ordinesparso, Neapolis, Uthopia/Ciro Masella, Scenica Frammenti – in una grande performance ispirata al mondo del regista di animazione Hayao Miyazaki e costruita intorno al tema del volo.

Sabato 26 si apre la ventottesima edizione del festival di Radicondoli: lo spettacolo inaugurale, presentato come un “progetto speciale”, è Anatomia del continente africano, un reading di Luca Lazzareschi sui reportage del grande inviato Ryszard Kapuscinski, a cura di Massimo Luconi, con le musiche originali di Mirio Cosottini e Maly Diady Cissoko.
Tra gli altri appuntamenti più significativi del festival, la prima nazionale del nuovo testo di Sergio Pierattini, Ombretta Calco, interpretato da Milvia Marigliano e diretto da Peppino Mazzotta (27 luglio), un lavoro – Deve trattarsi di autentico amore per la vita – sui diari della grande scrittrice ebrea olandese Etty Hillesum, che coinvolge tre importanti attrici come Maddalena Crippa, Federica Fracassi e Laura Marinoni (30 luglio), e un primo “studio” dello stesso Luconi su Le ceneri di Tahar Ben Jalloun con l’attore senegalese Ibrahima Diouf (31 luglio).

Da non perdere, da sabato 26 a giovedì 14 agosto, il nuovo spettacolo del Teatro Povero di Monticchiello, Tempi veleniferi. Come ogni anno, la popolazione dello splendido borgo della Val d’Orcia si riunisce in piazza per rappresentare temi che riguardano da vicino la comunità, la sua storia e i suoi problemi odierni. In questo caso una commedia contadina si incrocia con due vicende parallele, una che riguarda il passato, le rappresaglie dei nazisti per l’aiuto dato dai monticchiellesi ai partigiani, nel ’44, l’altra il presente, ovvero la crisi attuale con le sue drammatiche conseguenze. La regia è come sempre di Andrea Cresti.

Serate sotto il cielo toscano