Go Down, Moses. Foto Guido Mencari

Go Down, Moses

Il nuovo spettacolo di Romeo Castellucci debutta a Roma. A Milano consigliamo la visione di “Mio figlio era come un padre per me” di Marta e Diego dalla Via e “Hamlet travestie” della straordinaria compagnia Punta Corsara. A Palermo sono in scena Vetrano e Randisi con Laura Marinoni nell’”Onorevole” di Sciascia. Infine, a Prato, Massimo Luconi presenta l’emblematico “Dalle ceneri” di Tahar Ben JellounRenato Palazzi


Da non perdere, fino a mercoledì 14 all’Elfo Puccini di Milano, Mio figlio era come un padre per me, spettacolo-rivelazione della scorsa stagione, vincitore del premio Scenario 2013. In questo ferocissimo duetto fra gli eredi della ditta “Rugòn, pavimenti in legno” – «i pavimenti Rugòn sono in tutti i posti che contano. Perfino al MOMA di New York. Tu sei lì che guardi la zuppa Campbell e non ti accorgi che stai calpestando un Rugòn – i fratelli Marta e Diego dalla Via tracciano un cinico ritratto del Nordest nel tempo della crisi e dei suicidi degli imprenditori.

Venerdì 9 gennaio, al Teatro Argentina di Roma, debutta in prima nazionale il nuovo spettacolo di Romeo Castellucci, Go down, Moses, costruito sulle pagine dell’Esodo dedicate alla figura di Mosé e al suo molteplice confronto con un dio ignoto e invisibile: non si tratta, ovviamente, di una fedele trasposizione della vicenda biblica, ma di una sua elaborazione concettuale guidata da due immagini portanti – il cespuglio ardente e il vitello d’oro – e totalmente precipitata nel presente, nell’oscuro senso di un inspiegabile esilio da se stesso che affligge e assilla l’uomo d’oggi.

Da venerdì 9 al Teatro Biondo di Palermo Enzo Vetrano e Stefano Randisi, affiancati da Laura Marinoni, affrontano un testo del ’65 di Leonardo Sciascia, L’onorevole, poco noto e in fondo poco frequentato sui nostri palcoscenici, benché l’argomento offra spunti di scottante attualità: i tre atti della commedia ricostruiscono infatti la carriera politica di un colto e onesto professore di lettere che, eletto al parlamento, conquista un potere sempre più ampio attraverso compromessi e collusioni col mondo degli affari, col clero e con la criminalità organizzata.

Da martedì 13 al Franco Parenti di Milano arriva il travolgente Hamlet travestie della compagnia di Punta Corsara, una geniale riscrittura dell’Amleto nello stile di una farsa di Antonio Petito: come nel Don Fausto del grande attore-autore napoletano, la vicenda shakespeariana viene infatti posta al centro di una scalcagnata rappresentazione casalinga organizzata da una famiglia della Napoli di oggi per far rinsavire un ragazzo fuori di testa, fissato di essere il principe di Danimarca. La regia e lo spazio scenico sono come sempre di Emanuele Valenti.

Si intitola emblematicamente Dalle ceneri lo spettacolo che Massimo Luconi ha ricavato dall’omonima opera del poeta marocchino Tahar Ben Jelloun, e che vuole dare voce a tutti i morti senza nome, abbandonati e dispersi, di tutte le guerre vicine o lontane nel tempo e nello spazio, a tutti i corpi insepolti delle ignote vittime che in ogni conflitto sono sparite, sommerse dalla sabbia, dall’acqua, dalla neve. A interpretarlo, da mercoledì 14 al Teatro Metastasio di Prato, è il giovane attore senegalese Ibrahima Diouf, affiancato da un gruppo di suoi connazionali afro-toscani.

Foto di Guido Mencari