L’esecuzione

A Genova il bel testo di e con Vittorio Franceschi e Laura Curino su un mondo alla fine della storia. A Milano “Lecite visioni” con, fra gli altri, la compagnia spagnola La Barca Teatro e Pippo Delbono. Romaueropa prosegue con il magnifico “Birdie” dell’Agrupación Señor Serrano. A Napoli “Nevrotika vol 1-2-3”, scritto e diretto da Fabiana Fazio, è una sorta di catalogo in divenire di ansie, fobie e manie. A Monza va in scena “Io non sono un gabbiano”, da Cechov, nella rilettura del gruppo Oyes, vincitore del bando Next 2017/2018Renato Palazzi


L’esecuzione è il titolo di un bel testo di Vittorio Franceschi, da lui stesso interpretato al fianco di Laura Curino, con la regia di Marco Sciaccaluga: l’autore-attore ottantenne immagina un mondo giunto forse alla fine della Storia, beckettianamente devastato da ignote catastrofi e percorso da bande di bambini assassini assetati di sangue, dove un disertore in attesa di essere giustiziato viene accompagnato alla sua sorte da una misteriosa guardiana, custode del tempo e della memoria. Lo spettacolo è in programma da venerdì 27 al Teatro Duse di Genova.

Da non perdere, sabato 28 e domenica 29 al Teatro Vascello di Roma, per il festival Romaeuropa, il magnifico Birdie dell’Agrupación Señor Serrano. Il gruppo spagnolo, Leone d’Argento nel 2015 alla Biennale di Venezia, con la tecnica consueta che consiste nell’usare piccoli oggetti e pupazzetti manovrati a vista e inquadrati da videocamere che ne proiettano in diretta l’immagine su grandi schermi, mescola ingegnosamente il tema delle migrazioni umane con le sequenze di un celebre film di Hitchcock, Gli uccelli, costruendo un sorprendente parallelismo fra l’oscuro terrore dei volatili e la paura dello straniero.

Illecite/Visioni, il festival di teatro omosessuale che si tiene al Teatro Filodrammatici di Milano, cambia nome, e da questa sesta edizione attualmente in corso diventa Lecite/Visioni, a decretare che la legge Cirinnà e altre conquiste civili hanno consentito grandi aperture nella definizione di ciò che è socialmente riconosciuto e accettato. Tra le proposte più interessanti di quest’anno, sabato 28 la compagnia spagnola La Barca Teatro di Madrid presenta Praga, scritto e diretto da Javier de Dios López, mentre domenica 29 Pippo Delbono affronta in una sua personale lettura un testo di Jean Marie Koltés, La notte poco prima della foresta.

Non so quale possa essere l’esito artistico dello spettacolo, ma l’idea di lavorare a una sorta di catalogo in divenire di ansie, fobie, manie e disadattamenti vari mi sembra affascinante. La prima tappa, Nevrotika vol 1-2-3, scritto e diretto da Fabiana Fazio, che ne è interprete accanto a Giulia Musciacco e Valeria Frallicciardi, si ispira ai libri Istruzioni per rendersi infelici dello psicologo e filosofo Paul Watzlavick e Carattere e nevrosi dell’antropologo Claudio Naranjo, e porta alla ribalta non tre personaggi ma tre incarnazioni di queste diverse declinazioni del male di vivere. Le repliche fino a domenica 29 al Teatro Elicantropo di Napoli.

Un paio d’anni fa il gruppo Oyes si era fatto notare per un’interessante rilettura dello Zio Vanja. Ora la giovane compagnia torna a confrontarsi con un’altra opera di Cechov, Il gabbiano: presentato in prima nazionale nella scorsa edizione di Primavera dei Teatri, vincitore del bando Next 2017/2018, Io non sono un gabbiano parte dall’ipotetico funerale dell’Arkadina, la matura attrice protagonista, dove tutti i personaggi si presentano coi loro fallimenti e le loro frustrazioni. La regia è di Stefano Cordella, fra gli interpreti Francesco Meola e Camilla Pistorello. Sabato 28 e domenica 29 al teatro Binario 7 di Monza.