Aperto dalla coreografa israeliana Noa Wertheim, prosegue con un classico di Eduardo, “Il sindaco del rione Sanità”, interpretato da Eros Pagni. Prosegue anche il festival delle Colline torinesi con Lucia Calamaro, Valter Malosti e i Motus. A Milano da vedere i “tre pezzi brevi” di Daniel Veronese e la rassegna “Da vicino nessuno è normale” – Renato Palazzi
È in scena fino a lunedì 9 al Teatro i di Milano Musica rotta, uno spettacolo incentrato su tre “pezzi brevi” di Daniel Veronese, regista-autore di Buenos Aires, uno dei maestri e capifila del nuovo teatro argentino che si è imposto in questi ultimi anni, la cui opera drammaturgica è ancora tutta da scoprire in Italia. I tre testi rappresentati, Signorine porteñe, Lùisa, Luce del mattino in un abito marrone, sono autonomi ma legati da un tema comune, l’intento di indagare il mistero che si insinua nell’ordinaria realtà quotidiana. La traduzione e la regia sono di Manuela Cherubini.
Con Reshimo (foto), lo spettacolo della coreografa israeliana Noa Wertheim, si apre venerdì 6 all’Arena di Pietrarsa la settima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, che propone quest’anno un programma particolarmente denso. Fra gli appuntamenti delle prime sere, Il sindaco del Rione Sanità di Eduardo con un attore che recita per la prima volta in napoletano, Eros Pagni, regia di Marco Sciaccaluga (7, 8, Teatro San Ferdinando), un Giardino dei ciliegi “napoletanizzato” dalla regia di Luca De Fusco (8,9, Teatro Mercadante), la nuova creazione di un maestro del teatro di ricerca, Mura di Riccardo Caporossi (8, 9, Sala Cinema Pietrarsa).
Prosegue il festival delle Colline Torinesi: domenica 8, al Teatro Astra di Torino, arriva L’origine del mondo di Lucia Calamaro. Lunedì 9 e martedì 10 al Teatro Gobetti Isabella Ragonese e Roberta Lanave interpretano le due amanti adolescenti al centro del romanzo Thérèse et Isabelle di Violette Leduc, regia di Valter Malosti. Da martedì 10 a giovedì 12 al Teatro Astra i Motus presentano Caliban Cannibal, una nuova tappa del loro viaggio nella Tempesta, ispirato alla rivoluzione tunisina dei gelsomini. E il 12 e 13, nella Chiesa dei Batù a Pecetto Torinese, Ermanna Montanari propone A te come te, una lettura di tre interventi giornalistici di Giovanni Testori.
Comincia mercoledì 11 al Teatro La Cucina di Milano la rassegna “Da vicino nessuno è normale”. Apre il programma l’Accademia Arte della Diversità / Teatro la Ribalta, una compagnia di attori professionisti portatori di handicap, con Il suono della caduta, uno spettacolo sul tema degli angeli caduti, con la regia di Antonio Viganò. Seguiranno, fra gli altri, Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni di Deflorian / Tagliarini (17, 18), Anne Sexton cleaning the house di Milena Costanzo e Gianluca De Col (20, 21, 22), Pitùr di Mario Perrotta (24, 25), Canelupo nudo con Maurizio Lupinelli, regia di Claudio Morganti (5, 6 luglio).
È una singolare cena-spettacolo che si svolge in un luogo ancora più singolare, l’ex-cimitero di San Pietro in Vincoli, a Torino, quella a cui viene convocato il pubblico di Attenzione alle vecchie signore corrose dalla solitudine: la regia dell’evento – da mercoledì 11 a sabato 14 – è firmata da Beppe Rosso, la preparazione dei piatti è a cura di Con Gusto Catering Experience. Quattro attori seduti a tavola in mezzo al pubblico danno vita, fra una portata e l’altra, a personaggi da vari testi del teatro di Matej Visniec, accattoni, prostitute, transessuali, vergini incinte.
Sarebbe interessante che ogni tanto si evidenziassero/indagassero oltre che i meriti del Napoli Teatro Festival anche la scandalosa gestione dei fondi pubblici e il fatto che alcune compagnie che hanno firmato dei regolari contratti dopo alcuni anni dalla partecipazione non hanno ancora ricevuto il compenso concordato. FERMIAMO IL NAPOLI TEATRO FESTIVAL!