Il Festival dei Due Mondi monopolizza questa settimana la nostra attenzione con gli attesi debutti di Bob Wilson con il Berliner Ensemble, Giancarlo Sepe con “Dubliners” di Joyce, Anouk Aimée con Gerard Depardieu e il Belarus Free Theatre. Per chi resta a Milano, però, è da non perdere “Canelupo nudo” di Werner Schwab con Maurizio Lupinelli – Renato Palazzi
I grandi appuntamenti teatrali, questa settimana, sono quasi esclusivamente concentrati nel programma del Festival dei Due Mondi di Spoleto, che da venerdì 4 a domenica 6 accoglie al Teatro Nuovo quello che sicuramente è l’evento-clou di questa edizione: il Peter Pan realizzato da Bob Wilson (foto) coi formidabili attori del Berliner Ensemble, e con le musiche e le canzoni del duo americano di folk psichedelico CocoRosie.
Al di là delle inossidabili qualità creative di Wilson, si può dire che il capolavoro di James Matthew Barrie, con le fiabesche fantasie di sirene e di pirati che suggerisce, con l’onirica opportunità che offre di mostrare delle figure umane in grado di volare, e soprattutto con quel suo tema centrale dell’eterna fanciullezza, sembra adattarsi particolarmente all’immaginario del regista texano.
Nelle stesse sere, da venerdì a domenica, nella chiesa di San Salvatore Giancarlo Sepe propone una sua personale lettura dei Dubliners di James Joyce, terza parte di un progetto sui quattro grandi autori dublinesi che è iniziato con Oscar Wilde e Samuel Beckett e si concluderà con Yeats. L’approccio ai celebri racconti viene presentato da Sepe come un esperimento sullo spazio dell’ex-chiesa, dove non vi sarà una struttura scenica fissa né una platea destinata ad accogliere il pubblico, ma l’azione si svilupperà come una serie di incontri coi personaggi tratteggiati da Joyce.
Sabato 5 in piazza Duomo avrà luogo l’immancabile evento di richiamo: in Love letters due star di gran nome come l’ultraottantenne Anouk Aimée e Gerard Depardieu si cimentano in una sorta di collaudato meccanismo, uno spettacolo che l’attrice periodicamente riprende da ormai venticinque anni, ogni volta con partner diversi. Il testo dell’americano A.R. Gurney, diretto dal regista Benoît Lavigne, ricostruisce l’epistolario di due amanti che, seduti al proprio tavolo, si scrivono lettere per oltre cinquant’anni, ma non riusciranno mai a stare insieme.
Mercoledì 9 e giovedì 10 al Teatro San Nicolò, ospite della rassegna collaterale La Mama Spoleto Open, torna Discover love, lo spettacolo che nel 2009 aveva fatto scoprire in Italia il Belarus Free Theatre, la compagnia di dissidenti bielorussi il cui lavoro è improntato a una forte militanza civile. Discover lover prende le mosse da un drammatico fatto di cronaca, il rapimento e l’uccisione di Anatoly Krasovski, un oppositore del regime scomparso nel 2000, visto con gli occhi della moglie Irina.
Dopo il recente debutto al festival “Inequilibrio” di Castiglioncello, sabato 5 e domenica 6 arriva al Teatro La Cucina di Milano Canelupo nudo, la nuova tappa del percorso che l’attore Maurizio Lupinelli sta svolgendo nel mondo e nelle opere di un autore ossessivo e “maledetto”, il tedesco Werner Schwab: lo spettacolo, interpretato da Lupinelli e diretto da Claudio Morganti, è un omaggio all’ultimo testo di Schwab, La mia bocca di cane, tradotto da Sonia Antinori e ancora inedito in Italia.