Siamo nel clou della stagione dei festival estivi. A Santarcangelo si aggiungono Teatro a Corte (Piemonte), il Mittelfest (Friuli V.G.), la Versiliana, Volterra, Kilowatt (Toscana, come i due precedenti), i 20 anni di Scimone-Sframeli a Taormina e Drodesera (Trentino). Mini guida degli spettacoli da non mancare – Renato Palazzi
Stanno per cominciare le due settimane che, dal punto di vista teatrale, sono probabilmente le più calde e intense dell’intera estate, coi programmi di una serie di festival e rassegne che si intrecciano e si sovrappongono. Vediamo quelli che potrebbero essere gli appuntamenti più importanti.
Domenica si conclude il Festival del Teatro in Piazza di Santarcangelo: fra le proposte di questo secondo weekend, War now!, lo spettacolo sulla prima guerra mondiale firmato dal regista lettone Valters Silis e da Daniele Villa per il Teatro Setterraneo, Nella tempesta e Cannibal Caliban dei Motus, Mit Lenz di Claudio Morganti, dal Lenz di Büchner, Alberi del coreografo Fabrizio Favale con la compagnia “Le supplici”.
Prosegue, a Torino e nelle dimore sabaude del Piemonte, Teatro a Corte, il festival internazionale di danza, performance, arti circensi: da vedere, in queste sere, la compagnia finlandese del Circo Aereo con The pianist, il Kallo Collective – ugualmente finlandese – in Moving Stationary, e il francese Collectif G. Bistaki in Cooperatzia / Maison.
Debutta venerdì 18 alla Versiliana di Marina di Pietrasanta, e lunedì 21 al Franco Parenti di Milano, Dipartita finale, un testo scritto e diretto da Franco Branciaroli sul tema di una longevità sempre più illimitatamente garantita dalla scienza. Alla ribalta, nei ruoli di tre clochard, il novantaquattrenne Gianrico Tedeschi, il settantasettenne Ugo Pagliai e Massimo Popolizio, mentre Branciaroli incarna la Morte che va minacciosamente a visitarli.
Da venerdì 18 a giovedì 31 a Taormina si festeggiano i vent’anni della compagnia Scimone-Sframeli, che proprio nella località siciliana aveva debuttato il 20 agosto 1994 con Nunzio. Per ricordare l’evento viene organizzata una “monografia” completa, che comprende, oltre a Nunzio stesso, Bar, La festa, Il cortile, La busta, Pali, Giù. Il 31 luglio il lavoro del duo messinese verrà approfondito in un convegno.
Si apre sabato 19 la ventitreesima edizione del Mittelfest di Cividale del Friuli: lo spettacolo inaugurale è Dannato sia il traditore della patria sua del provocatorio regista croato Oliver Frljić. Fra le altre proposte da seguire, Sketches di Fabrizio Arcuri, da Faustin & Out del premio Nobel Elfriede Jelinek, Attends, attends, attends…(pour mon père), un “solo” creato da Jan Fabre per il danzatore Cédric Charron.
Sabato 19 a Sansepolcro comincia anche la dodicesima edizione del festival Kilowatt, che affianca come sempre gruppi giovani a realtà più affermate, alternando spettacoli, incontri, momenti di riflessione. Fra gli artisti più maturi, Arianna Scommegna in Potevo essere io di Renata Ciaravino, il duo Morganti-Lupinelli con l’omaggio a Werner Schwab Canelupo nudo, César Brie con la sua riscrittura del mito di Orfeo ed Euridice.
Da lunedì 21 i detenuti del carcere di Volterra guidati, come sempre, da Armando Punzo presentano il loro spettacolo annuale, Santo Genet (foto), dedicato all’autore francese al quale la compagnia si era già ispirata nel realizzare uno dei suoi spettacoli in assoluto più belli e più forti, I negri, del ’96. Repliche fino al 25 negli spazi della Fortezza, il 26 al Teatro Persio Flacco. Fra gli altri titoli in programma al festival, tutti presentati dentro il carcere, Piccoli suicidi in ottava rima dei Sacchi di Sabbia, Pitùr di e con Mario Perrotta, In-colume di Michela Lucenti/Balletto Civile.
Giovedì 24, infine, alla centrale elettrica di Fies inizia la trentaquattresima edizione del festival Drodesera, che si vuole trasformare sempre più in un centro di sperimentazione, di riflessione teorica, di apprendimento. Fra gli spettacoli, Virgilio Brucia degli Anagoor, Shirtology di Jérôme Bel, War now! di Valters Silis/Teatro Sotterraneo, l’installazione Perhaps all the dragons del gruppo belga Berlin, Gym Club dello svizzero Massimo Furlan, una sorta di esercitazione ginnico-culturistica sulla vita di Arnold Schwarzennegger.