L’appuntamento annuale con Teatro a Corte, la rassegna piemontese che si svolge nelle dimore ex-sabaude, si aggiorna con gustose proposte gastronomiche in sintonia con Expo. Cominciato il 15 luglio, prosegue fino al 2 agosto – Enzo Fragassi
I reali, è noto, sono sempre stati delle buone forchette. La concomitanza con l’Expo di Milano dedicato al cibo ha suggerito al direttore Beppe Navello e al gruppo di lavoro di Teatro a Corte la pianificazione di performance altamente spettacolari allestite nelle bellissime regge sabaude restaurate abbinate a serate da gourmet, in cui pubblico e artisti condividono il piacere di stare a tavola. Cominciata mercoledì 15 luglio, proseguirà nei fine settimana fino a domenica 2 agosto. QUI si trovano tutte le informazioni.
Quest’anno si allunga la lista delle ex residenze reali adibite a sede di spettacoli ma anche mostre d’arte e installazioni che rimarranno in situ dopo la fine della rassegna: alle dimore di Agliè, Racconigi, Rivoli e Venaria Reale si aggiungono la palazzina di caccia di Stupinigi e la tenuta di Fontanafredda, nel cuore delle Langhe e della famosa tradizione vinicola piemontese. Non è facile rinvenire, nel pur ricchissimo panorama di rassegne e festival estivi italiani, un così ampio ventaglio di opportunità turistiche “intelligenti”, vale a dire per viaggiatori curiosi e attenti alla qualità.
Venendo al cuore della rassegna, registriamo il “focus” dedicato quest’anno alla Germania, con ben sei spettacoli, ma anche la consueta nutrita presenza di gruppi e artisti da Belgio, Finlandia, Israele, Regno Unito, Spagna e soprattutto Francia: non per caso Teatro a Corte è uno degli eventi italiani più noti Oltralpe. Non c’è molta Italia in cartellone, data anche la natura delle performance che spaziano dal teatro circense alla performance di danza contemporanea, all’installazione multimediale, ma anche questa è in fondo una “tipicità” di Teatro a Corte.
Nel primo fine settimana lungo, aperto da un evento speciale prodotto dalla Fondazione Teatro Piemonte Europa – il progetto cinematografico e teatrale di Gianluca e Massimiliano De Serio intitolato Dissolvenze che documenta vita ed estinzione della baraccopoli di Lungo Stura Lazio a Torino – gli appuntamenti più attesi riguardano il ritorno di Gandini Juggling (foto), celebre compagnia britannica di giocoleria che aveva già conquistato il pubblico piemontese con Smashed e che torna con la nuova produzione “rock” intitolata 8 Songs, pensata particolarmente per chi ama David Bowie, Bob Dylan, i Rolling Stones o i Velvet Underground. Non passerà inosservata neppure la performance delle due artiste finlandesi Sanja Kosonen ed Elice Abonce, le quali, recuperando un’antica tradizione femminile circense, eseguono numeri di alta acrobazia appese letteralmente nel vuoto… per i capelli. Astenersi calvi pentiti e deboli di cuore.
Dopo un week-end all’insegna dell’arte circense, il secondo fine settimana di Teatro a Corte, dal 23 al 26 luglio, si sposta sul teatro di figura con i francesi Turak Théàtre, che si muovono in un mondo immaginario fatto di oggetti di risulta a ritmo di musica e l’acclamato gruppo anglo-tedesco Gob Squad, che ripercorre con ironia e irriverenza l’intera storia della civiltà occidentale a partire da un banale video su YouTube. In cartellone anche i piemontesi Arké Danza, compagnia formatasi nei primi anni ’80 specializzata nel recupero di coreografie rinascimentali e barocche. Il loro spettacolo, ospitato nel castello di Agliè, parte proprio dal balletto Il Tabacco, ideato da Filippo d’Agliè nel 1650, per spingersi fino agli anni ’60 del secolo scorso.
Il terzo e ultimo fine settimana (31 luglio – 2 agosto) punterà infine sulla danza, con la coppia formata da Jean-Baptiste André e Julia Christ, la catalana Sol Picó, il tedesco Kenji Ouellet (che, ispirandosi alla celebre Sacre du Printemps, coinvolge gli spettatori riproducendo con massaggi corporali il campionario di sensazioni che la danza produce) e il ritorno di Billy Cowie, coreografo inglese che lavora da tempo sulla danza in tre dimensioni, fondendo in maniera pressoché indistinguibile i movimenti di danzatori in carne e ossa a proiezioni in 3D.
Tra gli eventi speciali di Teatro a Corte, anche per collegarci a quanto dicevamo all’inizio, segnaliamo con un pizzico di invidia (noi non ci saremo) la performance teatral-culinaria che chiuderà la rassegna il 2 agosto presso la Villa Reale di Fontanafredda, in cui quattro drammaturghi di diversa nazionalità (un tedesco, un francese e due italiani) si misureranno con le suggestioni enogastronomiche proposte da Ugo Alciati, Chef Ambassador di Expo 2015. Buon appetito, pardon, buon divertimento a tutti.
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