IT Festival a Milano propone un’affascinante stratificazione di proposte spettacolari che mescola gruppi esordienti e già collaudati senza alcuna forma di selezione. Sempre a Milano ha inizio la rassegna estiva “Da vicino nessuno è normale”, giunta alla 22esima edizione. Al debutto, con la regia di Claudio Autelli, ” Ritratto di donna araba che guarda il mare” di Davide Carnevali, vincitore del Premio Riccione. Proseguono con il loro ricco programma i festival di Napoli e delle Colline Torinesi – Renato Palazzi
Si svolge da venerdì 9 a domenica 11 nei diversi spazi della Fabbrica del Vapore di Milano la quinta edizione dell’IT Festival, effervescente vetrina del teatro indipendente milanese e non soltanto milanese. Il programma mescola giovanissimi ai primi passi, spesso esordienti, a performer o gruppi un po’ più collaudati. Chi vuole partecipa, non c’è all’origine una selezione qualitativa, quindi vi si può trovare di tutto, proposte eccellenti e altre da dimenticare: e proprio in questa stratificazione di livelli, in questa continua possibilità di imbattersi in sorprese positive o negative sta il fascino dell’iniziativa, che negli scorsi anni ha comunque rivelato delle realtà molto promettenti.
Sabato 10 il Festival delle Colline Torinesi propone in prima nazionale Roberta va sulla luna, della compagnia Cuocolo-Bosetti (Teatro Gobetti, replica l’11). Segue, domenica 11, il nuovo spettacolo dei Babilonia Teatri, Pedigree (Teatro Astra, replica il 12). Mercoledì 14 e giovedì 15 alla Lavanderia a Vapore Marta Dalla Via col suo Personale, Politico, Penthotal rende omaggio alle acrobazie lessicali di Andrea Pazienza. Giovedì 15 e venerdì 16 al Teatro Astra tornano le She She Pop, lo straordinario collettivo femminile berlinese, con 50 grades of shame, un lavoro sulla sessualità dal Risveglio di primavera di Wedekind e Cinquanta sfumature di grigio di E.L. James.
Continua a pieno ritmo anche il Napoli Teatro Festival: sabato 10 e domenica 11 al Teatro Nuovo va in scena Frame, uno spettacolo dedicato alla pittura di Edward Hopper ideato e diretto da Alessandro Serra, il bravissimo regista del gruppo Teatro Persona. Ha un titolo insolito e spiazzante, Quel gran pezzo della Desdemona, la riscrittura dell’Otello nello stile delle commedie sexy del cinema italiano anni Settanta firmata dall’eccellente attore napoletano Luciano Saltarelli (Teatro Bellini, 12 e 13). Domenica 11, nel foyer del Teatro San Carlo, Peter Brook terrà invece una lezione su Shakespeare.
Da martedì 13 il Teatro Franco Parenti di Milano presenta Ritratto di donna araba che guarda il mare, il testo del brillante, giovane drammaturgo Davide Carnevali che ha vinto nel 2013 il Premio Riccione per il teatro, e che debutta in prima nazionale nella messinscena di Claudio Autelli: il confronto tra due culture diverse, tra due mondi lontani – seppure entrambi affacciati sul mediterraneo – viene tratteggiato dall’autore in dieci quadri che in un clima ambiguamente sospeso descrivono gli enigmatici incontri fra un uomo europeo e una donna araba in una imprecisata città del Nord Africa.
Comincia mercoledì 14 la ventiduesima edizione di “Da vicino nessuno è normale”, la rassegna atipica che ha sede all’ex-ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano, e alterna spettacoli a laboratori, incontri, proiezioni. A inaugurare il denso programma è Chiara Guidi con un esercizio di lettura, aperto a chiunque voglia partecipare, su versi della poetessa tedesca Nelly Sachs: il 16 e 17 la Guidi sarà al fianco di questo coro di cittadini in Lettere dalla notte. Fra gli altri titoli, Che io possa sparire di Milena Costanzo, da testi di Simone Weil (23, 24), Aiace di Linda Dalisi (27), Un quaderno per l’inverno di Armando Pirozzi, regia di Massimiliano Civica (28), Lireta di Mario Perrotta con Paola Roscioli (30), Studi verso Luciano di Danio Manfredini (7, 8).