In scena a Palermo la regia di Roberto Andò del celebre testo scespiriano, interpretato fra gli altri da Renato Carpentieri e Vincenzo Pirrotta. Scopri gli altri spettacoli da non perdere in settimana – Renato Palazzi
È in scena in prima nazionale da venerdì 7 al Teatro Biondo di Palermo La tempesta con la regia di Roberto Andò, che cura anche l’adattamento con Nadia Fusini, protagonisti Renato Carpentieri nel ruolo di Prospero e Vincenzo Pirrotta in quello di Calibano. Andò rilegge questa grande fiaba dell’estrema maturità shakespeariana attraverso lo sguardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che l’amava molto e vi si riconosceva, cogliendone il senso di un’opera in qualche modo definitiva, estremo sprazzo creativo in tarda età, sintesi ed epilogo di una vita.
Da vedere, da martedì 11 al Teatro Carignano di Torino, Così è (se vi pare) nella messinscena di Filippo Dini, con una compagnia di tutto rispetto della quale fanno parte Giuseppe Battiston nell’inedito ruolo del signor Ponza e Maria Paiato in quello della signora Frola, oltre allo stesso Dini. La sua regia cala gli acuminati paradossi dimostrativi del testo pirandelliano in atmosfere decisamente oniriche, spingendo l’enigmatico confronto fra i due personaggi principali verso un opprimente gioco al massacro di marca buñueliana.
Re Lear è, fra i testi di Shakespeare, quello che in anni recenti si è più prestato a vorticose trascrizioni. In Lear, schiavo d’amore i Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa lo affrontano alla loro maniera, in un fuoco di fila di trovate: accanto al regista-protagonista, Marco Isidori, imprigionato al centro di un’enorme ragnatela, i personaggi sono trasformati in grotteschi fantocci viventi, mentre Edmund ed Edgar, i due fratelli, uno cattivo e l’altro buono, affidati a uno stesso attore, il bravissimo Paolo Oricco, divengono emblema di una più ampia e profonda ambiguità. Lo spettacolo è in programma da martedì 11 al Teatro Vascello di Roma.
Destinatario sconosciuto è un romanzo epistolare della scrittrice americana Katherine Kressmann-Taylor, che fin dal 1938 vi coglie con agghiacciante lucidità i presagi dell’Olocausto: la vicenda è incentrata su due amici e soci in affari, uno dei quali, Martin, da New York torna nella natia Germania diventando un fervente nazista mentre l’altro, l’ebreo Max, rimasto negli Stati Uniti e da lui vilmente tradito, si vendica – sempre via posta – nel più sottile dei modi. Rosario Tedesco e Nicola Bortolotti, trasformano i loro scambi di missive in un trascinante dialogo a distanza. Da martedì 11 all’Elfo Puccini di Milano.
Dopo il recente debutto torinese, arriva da giovedì 13 al Teatro Carcano di Milano Il misantropo diretto e interpretato da Valter Malosti, che dopo l’Arnolfo della Scuola delle mogli affronta qui un altro grande nevrotico molieriano, Alceste, facendone una sorta di filosofo folle, un estremista del pensiero. Accanto a lui, nell’adattamento firmato da Fabrizio Sinisi e dallo stesso Malosti ci sono fra gli altri Anna Della Rosa nei panni di Célimène, Sara Bertelà, Roberta Lanave, Edoardo Ribatto.