The Lehman Trilogy

La trilogia del denaro

“Lehman Trilogy” di Stefano Massini (regia di Luca Ronconi) è probabilmente il debutto più atteso della settimana a Milano. A Napoli “Scannasurice” di Enzo Moscato e “La morte della bellezza” di Patroni Griffi (regia di Benedetto Sicca). A Pondedera Michele Santeramo racconta il suo nuovo testo “La prossima stagione”. Infine, tra Milano e Roma, due spettacoli di Filippo Gili, rivelazione della scorsa stagioneRenato Palazzi


L’avvenimento più atteso della settimana è senza dubbio il debutto – giovedì 29, al Teatro Grassi di Milano – della Lehman Trilogy di Stefano Massini nella messinscena di Luca Ronconi (i due nella foto). Si tratta, come è ormai ben noto, di un ciclo di tre testi che raccontano la saga dell’omonima dinastia di affaristi e banchieri, dal 1844, l’anno dell’arrivo di Henry Lehman dalla Germania negli Stati Uniti, al 2008, l’anno del più clamoroso crack di tutti i tempi. Un affresco storico, sociale ed economico che si dipana attraverso la guerra di Secessione, i due conflitti mondiali, la crisi del 29.

È il genere di materia che appassiona Ronconi, come dimostrano gli altri suoi precedenti spettacoli dedicati alle contraddizioni del capitalismo, da Lo specchio del diavolo di Giorgio Ruffolo a Inventato di sana pianta ovvero gli affari del barone Laborde di Hermann Broch a La compagnia degli uomini di Edward Bond. Il regista ha diviso la saga in due parti, intitolate rispettivamente Tre fratelli e Padri e figli, che si possono vedere in serate separate o in un’unica filata. Fra gli interpreti, Massimo De Francovich, Fabrizio Gifuni, Massimo Popolizio, Paolo Pierobon.

Fra gli altri titoli da segnalare, è in programma fino a domenica 22 febbraio al Teatro Elicantropo di Napoli Scannasurice, un testo scritto da Enzo Moscato dopo il terremoto dell’80, allestito ora da Carlo Cerciello: protagonista è un femminiello, una creatura androgina, senza precisa identità sessuale – interpretata dalla brava Imma Villa – che vive in un tugurio, fra topi e spazzatura, visitata dai fantasmi delle leggende metropolitane partenopee.

Sempre a Napoli, nel ridotto del Teatro Mercadante, Benedetto Sicca presenta fino a domenica primo febbraio una sua riduzione del romanzo La morte della bellezza di Giuseppe Patroni Griffi, struggente storia d’amore fra un giovane professore e uno studente liceale, di cui è regista e interprete a fianco di Mauro Lamantia.

All’Elfo Puccini di Milano arriva giovedì 29 Prima di andare via, spettacolo-rivelazione della scorsa stagione, testo di Filippo Gili, regia di Francesco Frangipane: la pièce, che ritrae una famiglia posta improvvisamente, la sera a cena, di fronte al dramma di una morte annunciata, ha ispirato l’omonimo film di Michele Placido. Il secondo capitolo del ciclo drammaturgico di Gili, Dall’alto di una fredda torre, sul tema della malattia, è in scena fino a domenica 25 al Teatro Argot di Roma.

Al Teatro Era di Pontedera, da giovedì 29, Michele Santeramo – uno degli autori più apprezzati del momento – racconta il suo nuovo testo, La prossima stagione: solo in scena, accompagnato dalle immagini dell’artista visiva Cristina Gardumi, Santeramo ricostruisce il percorso di una coppia nella vita, nell’arco di mezzo secolo, cogliendone i sentimenti in sei momenti diversi, a dieci anni di distanza l’uno dall’altro. I due vengono seguiti dal 2014 al 2064 in un mondo che cambia, dove si inventa una macchina che visualizza i ricordi e il denaro viene sostituito dal sangue.

La trilogia del denaro