15/45, uno studio sulle guerre

15/45, uno studio sulle guerre

Giancarlo Cauteruccio presenta tre “atti teatrali sul desiderio della libertà” a Scandicci. Balletto civile porta all’esordio la nuova produzione “Ruggito” a Milano. Fra i ritorni da non mancare, “Himmelweg (La via del cielo)” di Mayorga a Parma; “Lucido” di Spregelburd a Roma e “Amleto” per la regia di Ninni Bruschetta al rinnovato Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di GottoRenato Palazzi


Nel suo testo Himmelweg (La via del cielo) lo spagnolo Juan Mayorga ricostruisce l’agghiacciante episodio, storicamente documentato, della messinscena architettata nel giugno del ’44 dagli ufficiali nazisti responsabili del lager di Terezin per farlo apparire una sorta di idilliaco villaggio modello agli occhi degli ispettori della Croce Rossa Internazionale, venuti a verificare le condizioni dei deportati. Dopo le repliche dello scorso anno, lo spettacolo diretto da Gigi Dall’Aglio torna in scena da venerdì 10 al Teatro Due di Parma.

Si intitola emblematicamente 15/45 uno studio sulle guerre il ciclo di tre “atti teatrali sul desiderio della libertà” che Giancarlo Cauteruccio realizza da venerdì 10 a domenica 19 al Teatro Studio di Scandicci. I tre “atti”, presentati ciascuno per due repliche, sono ispirati alle vicende di tre protagonisti, Maria Plozner Mentil, portatrice carnica abbattuta nel 1916 da un cecchino austriaco, Bruno Neri, famoso calciatore partigiano ucciso dai tedeschi sull’Appennino Tosco-Emiliano, Jacopino Vespignani, commissario prefettizio che salvò nel ’42 la propria comunità a rischio della vita.

Una giovane donna che pare intenzionata a farsi restituire il rene donato al fratello da bambina, il fratello stesso che tenta di assumere il controllo dei propri sogni, un paradossale ristorante dove i clienti devono cuocersi da sé i loro cibi. Lucido è uno dei testi più suggestivi di Rafael Spregelburd, e la messinscena accuratamente informale di Milena Costanzo e Roberto Rustioni ben si adatta al particolare stile enigmatico dell’autore argentino. Lo spettacolo, premio Ubu 2011 come migliore novità straniera, viene riproposto da sabato 11 a lunedì 13 al Teatro Vascello di Roma.

È con un Amleto quasi integrale che il regista Ninni Bruschetta, direttore artistico dello Stabile di Messina, tiene a battesimo sabato 11 e domenica 12 il Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto, una nuova struttura di quasi mille posti che dovrebbe aggiungere un importante punto di riferimento al panorama culturale siciliano. Il testo, nella traduzione di Alessandro Serpieri, è diventato occasione di un laboratorio permanente in cui il regista e l’attore protagonista, il trentenne messinese Angelo Campolo, hanno raccolto un variegato nucleo di interpreti tutti legati al territorio.

Si intitola Ruggito il nuovo spettacolo di Balletto Civile, l’apprezzata e pluri-premiata compagnia di teatro-danza guidata da Michela Lucenti e Maurizio Camilli: i due coreografi-danzatori e i loro compagni di scena questa volta si sono ispirati alla realtà quotidiana di un centro commerciale, intrecciando le storie di sei persone che vi lavorano, le loro solitudini, le loro speranze di riscatto. Il ruggito è la voce simbolica dei derelitti che provano a ribellarsi al proprio destino. Il debutto, in prima nazionale, martedì 14 all’Out Off di Milano.

15/45, uno studio sulle guerre