Amleto di Collettivo cinetico

Un Amleto destabilizzante

È quello allestito dal Collettivo cinetico, in scena a Milano come la “Cenerentola” disadattata di Joël Pommerat. A Udine è da non perdere “Open for Everything” della coreografa argentina Constanza Macras, mentre giunge a Roma la ripresa dell'”Eneide” multimediale di Giancarlo Cauteruccio. Infine, dal 23 al 25 torna a Bergamo il festival “Luoghi comuni”Renato Palazzi

Arriva venerdì 17 e sabato 18 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine una star della danza contemporanea, la coreografa argentina Constanza Macras, col suo spettacolo Open for Everything, un “grande varietà gitano” sulla vita e la cultura delle comunità Rom nell’Europa di oggi. A proporlo è un ensemble cosmopolita formato da 19 musicisti, ballerini e artisti Rom provenienti dalla Slovacchia, dalla Repubblica Ceca e dall’Ungheria e da 5 performer della compagnia della Macras, Dorky Park, di nazionalità israeliana, tedesca, olandese, canadese e sud-coreana.

L’Eneide multimediale realizzata nel 1984 da Giancarlo Cauteruccio, incentrata su sofisticate tecnologie dell’immagine e scandita dalle musiche dei Liftiba, aveva segnato una tappa storica del teatro italiano di ricerca di quegli anni. Il regista propone ora una versione del tutto diversa di quel suo celebre spettacolo, in cui egli stesso recita il poema virgiliano in forma di concerto teatrale, accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo da Gianni Maroccolo, Antonio Aiazzi e Francesco Magnelli e dalla voce off della cantante Ginevra Di Marco. Da martedì 21 al Teatro Argentina di Roma.

Da non perdere, da mercoledì 22 al Teatro Franco Parenti di Milano, il destabilizzante Amleto (foto) del Collettivo Cinetico, una delle realtà più effervescenti del nuovo teatro italiano: lo spettacolo di Francesca Pennini è concepito come un gioco a cui possono partecipare attori professionisti e comuni spettatori, che dovranno attenersi a un manuale di istruzioni inviato loro due settimane prima del debutto, senza sapere però cosa accadrà davvero alla ribalta: guidati da una voce fuori campo, dovranno sfidarsi in una serie di prove che ricalcano i principi formali del dramma shakespeariano.

Joël Pommerat è l’autore francese che in questo momento viene più rappresentato sui palcoscenici del suo paese. Fra le sue opere, tutte legate ai problemi della società di oggi, spiccano alcune riscritture di celebri fiabe, come Pinocchio, Cappuccetto rosso, Cenerentola. Proprio quest’ultimo testo, già allestito tempo fa in Italia dal regista Sandro Mabellini, viene proposto da mercoledì 22 al Teatro Strehler di Milano, nell’originale versione francese diretta dall’autore stesso: nella sua visione, Cenerentola è un’adolescente disadattata, traumatizzata dalla morte della madre.

Da giovedì 23 a sabato 25 in diversi spazi di Bergamo Alta si svolge la settima edizione del festival Luoghi Comuni: in programma All ways del Teatro delle Briciole, Reality di Deflorian-Tagliarini, Alcesti della compagnia Zerogrammi, Konya dei Santasangre, Peli di Carlotta Corradi con la regia di Veronica Cruciani, How long is now di Balletto Civile, Lo splendore dei supplizi di Fibre Parallele, Hand play del gruppo 7/8 chili, Untitled di Alessandro Sciarroni, oltre a un meeting dello IETM, l’International Network for Contemporary Performing Arts.

Un Amleto destabilizzante