Ha inizio martedì 9 giugno la vetrina di teatro contemporaneo promossa da Fondazione Toscana Spettacolo e Associazione Teatrale Pistoiese. Gli Omini, Saverio La Ruina, Leonardo Capuano, Cristina Rizzo e la danza del Progetto Anticorpi in cartellone – Enzo Fragassi
Sono la Villa di Scornio (ove ha sede la scuola di musica e danza “T. Mabellini), il centro culturale “Il Funaro” e la palestra comunale “Bizzarri” di Pistoia i luoghi deputati a ospitare i sei titoli in programma per la ripresa di Teatri di confine, la rassegna di teatro e danza contemporanei che inizia martedì e proseguirà fino al 3 luglio con appuntamenti settimanali.
Promossa da Fondazione Toscana Spettacolo e Associazione Teatrale Pistoiese, Teatri di confine tende a valorizzare le numerose esperienze locali di artisti e gruppi che spesso assumono valore nazionale. È il caso della compagnia degli Omini, che uniscono spiritaccio toscano e acume sociologico in La famiglia Campione, ove la “C” maiuscola non vale evidentemente a fugare il dubbio che si tratti di un pretesto drammaturgico per esibire e mettere alla berlina vizi, vezzi, mode e in definitiva centinaia di storie qualunque e perciò straordinarie. L’appuntamento è presso la Sala delle Carrozze di Villa Scornio martedì 9 e mercoledì 10 giugno alle 21,30.
Seguirà il 17 giugno presso la Palestra “Bizzarri” (sempre alle 21,30) l’unica – e perciò da non mancare – rappresentazione di Sa vida mia perdia po nudda, di e con Leonardo Capuano, che ha liberamente tratto la pièce da uno dei capolavori di Fëdor Dostoevskij, Delitto e castigo. Capuano prende la vicenda là dove termina il libro, ovvero con l’incarcerazione del protagonista Raskòlnikov, più precisamente dalla palestra del carcere, in cui il giovane perduto incontra ancora una volta i suoi fantasmi e ancora una volta ingaggia con loro un impossibile duello.
Dopo due proposte di prosa, arriverà il 25 giugno presso Il Funaro (a partire dalle 19,15) lo spazio per la danza contemporanea made in Tuscany, con la serata eXplo – Danza del Progetto Anticorpi che vede impegnati con altrettanti lavori tre coreografi già messisi in luce a livello nazionale: si tratta di Irene Russolillo con Strascichi, pièce premiata con il Premio Equilibrio alla migliore interprete e con il Premio Outlet 2014; Gianluca Girolami con “M” 1, e poi 2 e poi 3, che si insinua nel flusso vitale della città, e infine Cristina Rizzo, che ha ideato Bolerò per un gruppo di giovanissimi danzatori fra i 9 e i 12 anni, adattando l’ipnotica e ammaliante composizione di Ravel, così densa anche di richiami vitalistici ed erotici, a un gruppo di bambini/adolescenti. La stessa Rizzo terrà un workshop destinato a sette giovanissimi allievi delle scuole di danza pistoiesi e al termine di ogni coreografia sarà possibile incontrare gli artisti.
Non è una novità assoluta ma merita certamente la visione il monologo Italianesi di e con Saverio La Ruina, in scena il 29 giugno ancora alla Villa di Scornio (ore 21,30). Attore, regista e organizzatore con gli altri animatori di Scena Verticale del festival Primavera dei Teatri, La Ruina ha dedicato questo spettacolo a una tragedia pressoché dimenticata del nostro Novecento. Italiani e figli di italiani che, al termine del secondo conflitto mondiale, vennero internati nei campi di lavoro albanesi e lì dimenticati da tutti, ma soprattutto da uno Stato che aveva forse troppe ferite di cui curarsi e poca voglia di farlo. Solo dopo la caduta del muro di Berlino, alcune centinaia di loro, sopravvissuti al regime comunista, poterono fare ritorno in Italia ma ancora una volta vennero discriminati e trattati non da cittadini italiani di pieno diritto ma, appunto, da “italianesi”. La Ruina cesella con la straordinaria attenzione al dettaglio fine che gli è riconosciuta il carattere e la storia di uno di questi “italianesi”, cresciuto in cattività eppure incapace di odio e risentimento, che guida il pubblico alla scoperta di una “Siberia” sulle sponde dell’Adriatico.
Teatri di confine si concluderà il 3 luglio ancora con uno spettacolo di danza, questa volta tutto al femminile, dedicato a due artiste molto diverse fra loro per origini ma accomunate dalla forte personalità: la cantante e pianista Nina Simone e la regista statunitense di origine ucraina Eleonora Derenkovskaja, nota come Maya Deren. Autrice delle due pièce in programma presso la Sala dei Concerti di Villa di Scornio (inizio spettacolo ore 21,30) intitolate rispettivamente Meditation on beauty n.1 e Meditation on beauty n. 2 (foto), è la coreografa Maria Giovannini, anche interprete con Marta Capaccioli, Veronica Cornacchini e Lucrezia Palandri. Le musiche sono, ça va sans dire, di Nina Simone.
Biglietti: posto unico intero € 12 ridotto € 10 – € 8
info e prevendita
biglietteria Teatro Manzoni (corso Gramsci 127, Pistoia)
dal martedì al venerdì ore 16/19, sabato ore 11/13 – tel. 0573 991609 – 27112
on line www.teatridipistoia.it; circuito box office
www.fts.toscana.it – www.teatridipistoia.it
sedi di spettacolo
Villa di Scornio, piazzale Belvedere 1 Pistoia (zona Dalmazia) 0573 371480
Palestra Comunale Bizzarri, piazza Monteoliveto, Pistoia
il Funaro Centro Culturale, via del Funaro 16/18 Pistoia 0573 977225 info@ilfunaro.org