Il Napoli Teatro Festival ospita Thomas Ostermeir, Alfredo Arias e La Fura dels Baus. Le Colline Torinesi rispondono con il collettivo berlinese She She Pop, il duo libanese Mroué-Saneh e Antonio Latella. Da seguire sull’Appennino Tosco-Emiliano il percorso della compagnia Archivio Zeta nel “Pilade” di Pasolini e “La bottega del caffè” di Goldoni a Milano, diretto da Maurizio Scaparro – Renato Palazzi
Prosegue il percorso di ricerca della compagnia Archivio Zeta all’interno del Pilade di Pasolini, ideale seguito moderno dell’Orestea che i registi registi Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni hanno diviso in quattro autonomi segmenti narrativi, da rappresentare in luoghi e periodi diversi: dopo il debutto del 25 aprile al Monte Sole il primo episodio, Pilade/Montagna, è in programma sabato 13 e domenica 14 in un’altra storica località dell’Appennino Tosco-Emiliano, il Monte Battaglia, teatro nel ’44 di furiosi scontri fra brigate partigiane e truppe naziste.
Il Napoli Teatro Festival propone nelle prossime sere tre importanti appuntamenti: venerdì 12 e sabato 13 al Teatro Politeama va in scena Ein volksfeind (Un nemico del popolo, foto) di Ibsen nell’allestimento di Thomas Ostermeier già presentato nel 2013 alla Biennale di Venezia. Sempre venerdì 12, con repliche fino al 15, debutta al Castel Sant’Elmo Il bugiardo di Goldoni con la regia del franco-argentino Alfredo Arias, protagonista Geppy Gleijeses. Infine, sabato 13 alla Mostra d’Oltremare arriva la Fura dels Bauls con lo scoppiettante Afrodita y el juicio de Paris.
Da non perdere, al Festival delle Colline Torinesi, il doppio spettacolo delle She She Pop, il collettivo femminile berlinese che nell’estate del 2012 aveva conquistato il pubblico di Santarcangelo: lunedì 15, alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, presentano Testament, una rilettura del Re Lear che interpretano al fianco dei loro veri padri, e giovedì 18 Frühlingsoper, liberamente ispirato alla Sagra della primavera di Stravinskij, in cui si confrontano con le loro vere madri, presenti in video.
Da vedere, nel fitto programma della rassegna torinese, anche Ma di Antonio Latella, sulla figura della madre nelle opere di Pasolini (martedì 16 e mercoledì 17 al Teatro Astra), e Biokhraphia, la nuova creazione dei geniali artisti libanesi Rabih Mroué e Lina Saneh, che ha assunto ora il nome di Lina Majdalaine (mercoledì 17 e giovedì 18, Casa del Teatro Ragazzi e Giovani).
Infine, dopo la recente “prima” al Napoli Teatro Festival, approda da martedì 16 al Teatro Grassi di Milano – in occasione dell’EXPO – La bottega del caffè di Goldoni nella messinscena di Maurizio Scaparro, con Pino Micol quale interprete principale e le musiche di Nicola Piovani: è lo spettacolo di un maestro che, a ottantatré anni, non si è ancora stancato di interrogare il teatro e i suoi grandi autori, in particolare l’amato Goldoni e la sua Venezia già sull’orlo di un fatale decadimento culturale.