Mariangela Gualtieri, Oscar De Summa, Michael De Cock a Sansepolcro per Kilowatt Festival. A Milano per “Da vicino nessuno è normale” Punta Corsara in “Io, mia moglie e il miracolo”. Al via anche il Mittelfest di Cividale del Friuli e le Orestiadi di Gibellina con Toni Servillo. Debutta a Mondaino il nuovo spettacolo di Roberto Latini “Amleto + Die Fortinbrasmachine” – Renato Palazzi
Venerdì 15 a Sansepolcro comincia Kilowatt Festival. Comincia con un doppio appuntamento: Bello mondo, una performance poetica di Mariangela Gualtieri, e una lettura del De rerum natura di Lucrezio da parte del matematico Piergiorgio Odifreddi. Fra i titoli in programma, La sorella di Gesucristo di Oscar De Summa (18), Kamyon del belga Michael De Cock (foto), con 45 spettatori trasportati in camion per rivivere l’esperienza dei migranti (20, 21, 22), il divertente I 4 moschettieri in America dei Sacchi di Sabbia (23). Per l’intera durata della rassegna l’artista Daniele Bartolini presenta The stranger, un format urbano per un solo spettatore.
Si intitola Io, mia moglie e il miracolo la farsa surreale che la compagnia Punta Corsara ha presentato alla scorsa edizione dei Teatri del Sacro di Lucca. Il testo è di Gianni Vastarella, uno degli attori, che firma anche la regia: in un paese senza nome c’è una bambina misteriosamente assente, forse reclutata dalla scuola materna per un progetto educativo che si basa su un orario prolungato senza fine, c’è un guaritore che riporta in vita cose e persone anche quando non sembrano essere morte, c’è uno sceriffo che indaga. Lo spettacolo è in scena venerdì 15 all’ex-ospedale Paolo Pini, per la rassegna “Da vicino nessuno è normale”.
Con un’opera su Menocchio, il mugnaio cinquecentesco vittima dell’Inquisizione, al centro di un celebre libro – Il formaggio e i vermi – di Carlo Ginzburg, si apre sabato 16 la venticinquesima edizione del Mittelfest di Cividale del Friuli. Da segnalare, fra le proposte più interessanti, Confucio del China National Opera and Dance Drama Theatre (il 19), Aleksandra Zec del regista croato Oliver Frljić (20), Birdie del gruppo spagnolo Agrupación Señor Serrano (22), Play Strindberg di Friedrich Dürrenmatt, con Maria Paiato, Franco Castellani, Maurizio Donadoni, produzione dello Stabile del Friuli Venezia Giulia, regia di Franco Però (24).
Sarà Toni Servillo, con la sua lettura di testi su Napoli di vari autori, da Salvatore Di Giacomo a Raffaele Viviani a Eduardo a Totò, a inaugurare sabato 16 la trentacinquesima edizione delle Orestiadi di Gibellina: da vedere anche, fra le altre proposte, Šostakovic il folle santo di Antonio Ianniello e Francesco Saponaro, regia di Saponaro, con Tony Laudadio (17), Toledo-suite (20) e Compleanno (21) di Enzo Moscato, Italia numbers di Stefano Massini e Paolo Cognetti, con Isabella Ragonese (27), Acqua di colonia di Elvira Frosini e Daniele Timpano (3 agosto), Amore (5 agosto) e Bar (6) di Scimone e Sframeli.
Venerdì 15, a L’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino debutta in anteprima nazionale, in collaborazione con il festival di Santarcangelo, Amleto + Die Fortinbrasmachine, il nuovo spettacolo di Roberto Latini: si tratta, come lo definisce l’attore-regista romano, della «riscrittura di una riscrittura», ovvero di un adattamento dell’Hamletmaschine di Heiner Müller che conserva la struttura e l’andamento meta-teatrale della pièce dell’autore tedesco, pur tornando a guardare a Shakespeare, ma dal punto di vista del personaggio di Fortebraccio, di chi arriva cioè quando tutto è già avvenuto, quando il resto è silenzio.