Quattro studi

Kilowatt tutto l’anno: da una residenza condivisa, un festival diffuso

Venerdì 24 e sabato 25 gennaio riaprono le porte dell’Ex Misericordia di Sansepolcro per accogliere “Save the World” di Leonardo Diana e “Quattro Studi” di Roberto Castello. Si tratta del secondo appuntamento all’interno della rassegna curata da Capotrave, da dicembre 2013 al prossimo maggio – Andrea Falcone

Riprende la programmazione disegnata da Capotrave per aprire ad artisti e pubblico gli spazi teatrali dell’Ex Misericordia di Sansepolcro, al contempo sede di Residenza Artistica della compagnia e centro nevralgico di un festival esteso e diffuso, ormai capace di coinvolgere l’intera comunità al suo interno e di allungarsi da una settimana a un intero anno.

L’inaugurazione del progetto, a dicembre, aveva visto succedersi sugli spazi scenici alcune delle compagnie vincitrici del Bando “Teatri del Tempo Presente 2013”, del quale il Festival Kilowatt era uno degli enti attuatori, insieme ad Aldes – Castello di Porcari (LU) e al Festival Contemporanea di Prato. Con questo fine settimana di riapertura, la programmazione entra nello specifico, mostrando le sinergie e le affinità che avvicinano la compagnia aretina ai vecchi e nuovi protagonisti contemporaneità, con un orizzonte teso tra le dimensioni locale e internazionale.

Gli artisti in scena venerdì 24 e sabato 25 gennaio condividono l’origine toscana, ma provengono da due generazioni diverse. Leonardo Diana, giovane coreografo e ballerino cresciuto nella fucina di Versilia Danza, sotto la direzione di Angela Torriani Evangelisti, propone una prova aperta del suo ultimo solo, “Save the World”. Il lavoro, conosciuto dalla Direzione di Kilowatt nel contesto di NeXtwork 2013, il bando di produzione promosso insieme al Teatro dell’Orologio di Roma, esplora il confine tra azione e inazione, attraverso la figura di un supereroe contemporaneo, alle prese con l’imperativo del titolo: “Save the World”, salvare il mondo, appunto.

Il giorno seguente è la volta di Roberto Castello che, con i suoi “Quattro studi”, affidati ad altrettanti interpreti (Mariano Nieddu, Stefano Questorio, Giselda Ranieri e Irene Russolillo), propone un viaggio performativo tra linee drammaturgiche diverse, per intrecciare storie e visioni, con approfondimenti e prese di posizione sul mondo del “fare arte” contemporaneo.

La programmazione proseguirà negli ultimi week-end di febbraio, marzo, aprile e maggio 2014, per lasciare poi spazio al festival estivo, dal 18 al 26 luglio. Ogni appuntamento continuerà ad abbinare, in un solo fine settimana, l’offerta di gustose anticipazioni sui lavori futuri degli artisti coinvolti nel progetto di residenza (nella forma di prove aperte, al venerdì) con la presentazione di spettacoli più consolidati di compagnie toscane e nazionali (al sabato sera). Tra gli studi, particolarmente interessanti si annunciano le presentazioni di Zaches Teatro (21 febbraio), alle prese con la propria personale elaborazione di “Pinocchio”, e quello di Francesca Foscarini (25 aprile), su un lavoro di recupero delle memorie femminili legate alla figura della nonna, svolto insieme a Sara Wiktorowicz, coreografa e performer formatasi tra New York e l’Europa.

Tra assolute novità, dovute ai nuovi soggetti coinvolti, e relazioni sicure, quelle con gli altri enti attivi in Toscana per il Contemporaneo, si arricchisce l’offerta culturale fornita da Capotrave al suo territorio; lo spazio disponibile per la presentazione del proprio lavoro produttivo diventa pochissimo, ma – proprio per questo – di grande qualità, al centro di una rete di sguardi, pratiche, adesioni, più che mai allargata, resa comune. Così, unico appuntamento in cartellone, il 15 e il 16 marzo, c’è anche la replica di Misterman, ultima produzione della compagnia che nel suo fare artistico ha ormai incluso la direzione di un festival e di una programmazione, dedicati ai nuovi linguaggi della scena.

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