Conversazioni hamletiche

L’Hamletmaschine di Heiner Müller nella storica messinscena di Bob Wilson ha inaugurato il 70.mo Ciclo di spettacoli classici di Vicenza. Il Ternifestival, preceduto dalla trilogia sull’identità di genere di Livia Ferracchiati e da “Sur le fil” della danzatrice Nacera Belaza, ospita tra gli altri Michele Di Stefano, Leonardo Delogu, Danio Manfredini, Daria Deflorian e Antonio Tagliarini. A Pistoia è in scena “Il filo di Arianna”, creazione del ’93 di Enrique Vargas con il Teatro de los SentidosRenato Palazzi

L’Hamletmaschine (foto) di Heiner Müller nella storica messinscena di Bob Wilson  ha inaugurato giovedì 14 “Conversazioni 2017”, ovvero il settantesimo Ciclo di spettacoli classici all’Olimpico di Vicenza e le altre manifestazioni a esso connesse in varie sedi cittadine. Repliche venerdì 15 e sabato 16. Seguono fra l’altro, il 22, 23 e 24, la “Trilogia degli elementi”, Ismene, Fedra e Aiace di Yiannis Ritsos nell’allestimento di Enrico Bagnoli con la cantante Marianne Pousseur, Octavia. Trepanation del regista russo Boris Yukhananov che mescola Seneca a Lenin in un’opera visionaria sulla rivoluzione e la tirannia (5,6,7 ottobre), e la Medea con Micaela Esdra e la regia di Walter Pagliaro (13, 14, 15 ottobre).

Preceduto – venerdì 15 e sabato 16 – dall’ormai celebre trilogia sull’identità di genere di Livia Ferracchiati e da Sur le fil della danzatrice Nacera Belaza, si svolge da mercoledì 20 a domenica 24 il Ternifestival. Il programma di quest’anno – in verità non irresistibile – comprende fra l’altro performance partecipative e interventi sul paesaggio di Michele Di Stefano, Leonardo Delogu, Veridiana Zurita e Friso Wiersum, e poi fra gli altri Cinema imaginaire di Lotte Van Den Berg con Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, Luciano di e con Danio Manfredini, Trigger of happiness di Ana Borralho e João Galante, che guidano gruppi di adolescenti a interrogarsi sul concetto di felicità e infelicità.

Da sabato 16 a venerdì 22 al centro culturale Il Funaro di Pistoia è in scena Il filo di Arianna, la prima creazione realizzata nel ’93 dal regista “sensoriale” colombiano Enrique Vargas con la sua compagnia del Teatro de los Sentidos. Lo spettacolo si rivolge a un solo spettatore per volta, che viene invitato a percorrere nell’oscurità le varie stanze di un mitologico labirinto, sulle orme di Teseo alla ricerca del Minotauro, mettendo alla prova tutti i propri sensi e sfidando le proprie paure e i propri mostri interiori.