Al Via il Napoli Teatro Festival

La dodicesima edizione della kermesse partenopea proseguirà fino al 14 luglio. Nelle prime sere l’omaggio al regista lituano Eimuntas Nekrosius. In scena anche Roberto Latini con “In exitu” di Testori e “Ronda degli ammoniti” di Enzo Moscato. Scopri gli altri debutti della settimanaRenato Palazzi


Comincia sabato 8 la dodicesima edizione del Napoli Teatro Festival, rassegna monstre, di lunghissima durata – proseguirà per più di un mese, fino al 14 luglio – e con una vastissima gamma di proposte che spazia dagli spettacoli teatrali alla danza, alla musica, ai film, alle mostre, alla letteratura, ai laboratori, al teatro per ragazzi. Il programma, diviso in dodici sezioni, per un totale di circa duecento eventi, un robusto prolungamento della stagione, più che un festival vero e proprio, si apre con un omaggio a Eimuntas Nekrosius, il grande regista lituano scomparso lo scorso novembre.
Venerdì 7 e sabato 8 verrà proiettato un lungometraggio sul suo lavoro, sabato 8 e domenica 9 si potrà assistere al Teatro Politeama a uno dei suoi ultimi spettacoli, Zinc (Zn), del 2017, ispirato ai romanzi del premio Nobel Svetlana Aleksievič, mentre al Palazzo Fondi gli verrà dedicata una mostra di fotografie, bozzetti, oggetti di scena. Tra gli altri titoli di queste prime sere, In exitu di Testori nell’interpretazione di Roberto Latini (Teatro Nuovo, 8, 9), e il nuovo spettacolo scritto e diretto da Enzo Moscato, Ronda degli ammoniti (Sala Assoli, 9, 10).

Per la seconda edizione di “Milano incontra la Grecia“, una breve rassegna di proposte spiazzanti e innovative del nuovo teatro ellenico, arriva lunedì 10 al Piccolo Teatro Studio di Milano Clean City di Anestis Axas e Prodromos Tsinikoris: è un singolare spettacolo – visto allo scorso FIT Festival di Lugano – che vuole raccontare gli anni della crisi economica e politica greca attraverso le testimonianze di cinque vere badanti immigrate da vari Paesi, dal Sudafrica, dalla Bulgaria, dalla Russia, dalle Filippine e dall’Albania, effervescenti figurette per niente patetiche, tutte acculturate, tutte pronte a rivendicare l’importanza del proprio ruolo e a cantare e ballare con festosa disinvoltura.

Debutta martedì 11 al Piccolo Teatro Grassi L’isola del tesoro della compagnia Carlo Colla & Figli, un adattamento per marionette del celebre romanzo di Robert Louis Stevenson, un classico di quella letteratura d’avventura a cui i Colla hanno già attinto nell’allestire, ad esempio, i magnifici Il giro del mondo in ottanta giorni e Michele Strogoff. Lo spettacolo è una creazione autonoma della compagnia sulla base degli appunti per una riduzione del testo che Eugenio Monti Colla, scomparso un paio d’anni fa, aveva elaborato in vista di una sua rappresentazione americana commissionata dal New Victory Theater di New York, dove L’isola del tesoro approderà comunque nel 2020, in una versione in lingua inglese.