L'isola del tesoro

L’isola del tesoro delle marionette Carlo Colla & Figli

Il nuovo spettacolo della celebre compagnia, oggi orfana di Eugenio Monti Colla, affronta la fiaba di Stevenson con la consueta impeccabile tecnica e professionalità. La scomparsa del Maestro potrebbe però essere l’occasione per rinnovare un repertorio già eccellenteMaria Grazia Gregori


È la prima volta che vedo le marionette dei Colla anzi dei Carlo Colla & Figli, dopo la scomparsa della loro carismatica guida Eugenio Monti Colla in scena al Piccolo Teatro Grassi con il loro nuovo spettacolo L’isola del tesoro, tratto dal famoso romanzo di Robert Louis Stevenson, già abbozzato in forma teatrale dal loro capo scomparso e che oggi è arrivato in scena grazie ai tre che sono stati, forse, i collaboratori più stretti del Maestro: Franco Citterio, Giovanni Schiavolin, Danilo Lorenzin.

Sempre attenta e di qualità la scenografia, il lavoro dei marionettisti che hanno presentato con successo questo spettacolo che andrà poi in tournée a New York. Ma… certo il capolavoro di Stevenson è messo in piedi con fedeltà e perizia però – almeno a me pare – sento la mancanza di qualcosa che possa tenere insieme il tutto che dal punto di vista tecnico e anche dell’uso delle voci di attori sperimentati funziona: vogliamo chiamarla poesia? Penso che se si vuole continuare indefessamente sulla strada segnata da Eugenio Monti Colla questo sia d’obbligo. E penso anche che oggi la mancanza di una guida così carismatica apra a questo gruppo di magnifici artigiani un’importante possibilità d’innovazione verso un mondo nuovo fatto di nuovi testi, magari più vicini e meno fiabeschi, più legati a nuovi linguaggi espressivi. Ricordo a questo proposito un bellissimo Goldoni messo in scena da Eugenio Monti Colla: certo era un classico, ma il linguaggio e i temi goldoniani richiedevano una virata nel modo di rappresentare e di dire il testo. Era un mondo nuovo che entrava dentro un mondo di fiabe, di opere liriche, obbligando quasi le marionette a trasformarsi in esseri di carne, uomini e donne che si battevano per la loro vita e che volevano cambiare il mondo. Perché non tentare, oggi, con soggetti e testi a noi più vicini, cercando e creando un nuovo linguaggio per un popolo di attori di legno in grado di trasmettere anche il senso difficile o comico della vita a noi spettatori? Sarebbe una bella sfida.

Ma non vorrei divagare troppo e men che meno sminuire il lavoro tecnicamente egregio, da grande scuola, che ritrovo anche in questo spettacolo, in questa ricerca di un tesoro che può cambiare la vita di molti, dove i buoni vincono sui cattivi e che mette bene in luce il personaggio di John Silver, mai del tutto buono, mai del tutto cattivo, che si trova spesso in difficoltà nel combinare i suoi intrighi trovando un tenace contraltare nel giovane Jim, che sogna si l’avventura ma anche un mondo più giusto e più buono.

Successo ovviamente e un grazie particolare, da chi scrive, agli attori che danno le voci ai personaggi del romanzo di Stevenson: Loredana Alfieri, Marco Balbi, Roberto Carusi, Carlo Decio, Lisa Mazzotti, Riccardo Peroni, Roberto Pompili, Gianni Quillico, Franco Sangermano, Giovanni Schiavolin, Paolo Sette.

Visto al Piccolo Teatro Grassi di Milano. Repliche fino al 23 giugno 2019

L’isola del tesoro
riduzione e adattamento per marionette su appunti di Eugenio Monti Colla dal romanzo omonimo di Robert Louis Stevenson
musica: Danilo Lorenzini
scene e luci: Franco Citterio
assistente alla scenografia: Debora Coviello con la partecipazione degli stagisti dell’Accademia di Brera
costumi: Cecilia Di Marco e Maria Grazia Citterio realizzati dalla sartoria dell’Associazione Grupporiani

marionettisti: Franco Citterio, Maria Grazia Citterio, Piero Corbella, Camillo Cosulich, Debora Coviello, Carlo Decio, Cecilia Di Marco, Tiziano Marcolegio, Pietro Monti, Giovanni Schiavolin, Paolo Sette (apprendista) Veronica Lattuada

attori: Loredana Alfieri, Marco Balbi, Roberto Carusi, Carlo Decio, Lisa Mazzotti, Riccardo Peroni, Roberto Pompili, Gianni Quillico, Franco Sangermano, Giovanni Schiavolin, Lorenzo Schiavolin, Paolo Sette
coordinamento voci Lisa Mazzotti

musicisti: Riccardo Acciarino, Angelo Borroni, Luca Esposito, Daniele Moretto, Ezio Rovetta, Marcella Schiavelli, Chiara Scucces, Luca Volonté
voce solista: Donatella Amalia Lorenzini
direzione: Daniele Sozzani Desperati
registrazione: Borgo della Musica – Milano

regia: Franco Citterio e Giovanni Schiavolin

Nuova produzione 2019
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