Si intitola appunto “King-Size” il nuovo lavoro del regista svizzero, in scena a Prato. A Milano, per la rassegna “Apache”, da vedere “Heartbreak Hotel” del nuovo gruppo Snaporaz. A Firenze Massimiliano Civica tiene una conferenza-spettacolo sul teatro di Eduardo. A Scandicci GogMagog affronta una riscrittura contemporanea di “Cappuccetto Osso”, mentre la compagnia Archivio Zeta allestisce “Pilade” di Pasolini a Monte Sole, luogo di un efferato eccidio nazi-fascista. Per non dimenticare – Renato Palazzi
Al Teatro Litta di Milano “Apache”, la rassegna del teatro italiano di ricerca, ospita fino a domenica 26 Snaporaz, un nuovo gruppo nato dall’incontro di tre diversi talenti, i registi Gilda Deianira Ciao e Fulvio Vanacore e il drammaturgo Matteo Salimbeni: al centro del suo primo, interessante spettacolo, Heartbreak Hotel, interpretato da Vincenzo Giordano e Alice Spisa, c’è un metaforico albergo che porta in luce l’infelicità di chi vi si rifugia, in base alla filosofia per cui il dolore non va evitato ma attraversato e fatto esplodere in tutta la sua bellezza.
Un uomo e una donna spiati nell’intimità della loro stanza, nel cuore di una notte insonne, sdraiati in un letto dalle enormi proporzioni, un letto king-size, appunto. E proprio King-Size (foto) si intitola lo spettacolo – da non perdere – che Christoph Marthaler presenta da venerdì 24 a domenica 26 al Teatro Fabbricone di Prato, una composizione teatrale-musicale, come è nelle consuetudini del grande regista svizzero, con una colonna sonora che svaria da Schumann e Mozart a The Kinks al cantautore pop degli anni Sessanta Michel Polnareff.
Già da qualche anno il regista Massimiliano Civica va mettendo a punto una sua personale dimensione espressiva – a metà fra la lezione e la performance interpretativa – che lui definisce conferenza-spettacolo: venerdì 24 al Cantiere Florida di Firenze, con un gruppo di partecipanti al laboratorio attoriale che dirigerà da lunedì, la conferenza-spettacolo analizza il teatro di Eduardo De Filippo, e si intitola Parole imbrogliate: partendo dalla prima rappresentazione di Napoli milionaria, Civica racconta Eduardo come un instancabile ricercatore, sempre proiettato nel futuro.
Dopo avere realizzato l’Orestea nel cimitero militare germanico del Passo della Futa, la compagnia Archivio Zeta – una formazione particolare, attiva sull’Appennino Tosco-Emiliano, a contatto con la natura – affronta quello che è un ideale seguito moderno della trilogia di Eschilo, Pilade di Pasolini: il testo viene presentato come un rito verbale diviso in quattro segmenti, ambientati in luoghi diversi: il primo, Pilade/Montagne, debutta sabato 25 aprile a Monte Sole, nei luoghi che nel ’44 furono teatro di un efferato eccidio nazi-fascista.
In questo momento vanno di moda le riscritture delle fiabe: dopo la Cenerentola di Joël Pommerat al Piccolo di Milano, ecco questo singolare Cappuccetto Osso, un Cappuccetto rosso riveduto e corretto dall’artista Marcella Vanzo per la compagnia GogMagog: la performance, in scena da martedì 28 al Teatro Studio di Scandicci, intreccia miti e linguaggi facendo incontrare la ragazzina di Perrault con uno strano lupo ricalcato sul protagonista di Taxi driver: lei sogna amori niente affatto infantili, lui sniffa e parla usando solo le parole del film di Scorsese.