Besame mucho

A Genova l’omaggio a Edoardo Sanguineti di Pino Petruzzelli e Mauro Pirovano. A Firenze per le feste “Archeologia della Passione” di Virgilio Sieni. “Ritter, Dene, Voss”, capolavoro di Bernhard, a Bologna per la regia di Pietro Babina. Infine a Milano “Miseria & Nobiltà” di Scarpetta ripreso da Michele Sinisi e “Amore e Anarchia” di Luigi Dadina e Laura GambiRenato Palazzi

Con l’avvicinarsi delle feste natalizie diminuiscono fatalmente le “prime” di un certo rilievo. Può essere interessante, però  – fino a mercoledì 16, al Teatro Duse di Genova – Besame mucho, un singolare omaggio alla figura del poeta Edoardo Sanguineti costruito attraverso citazioni dello stesso Sanguineti e dei poeti e scrittori da lui amati, Dante, Petrarca, Ariosto, Pessoa, Caproni, e ricette culinarie e spot pubblicitari: il testo è del giornalista Giovanni Galletta e di Pino Petruzzelli, che ne è anche il regista e l’interprete al fianco di Mauro Pirovano e Alice Giroldini (nella foto, Mauro Pirovano e Pino Petruzzelli).

In Dolce vita. Archeologia della Passione Virgilio Sieni si confronta con le sacre scritture, e in particolare col racconto evangelico della passione di Cristo: si tratta di cinque coreografie, affidate a otto danzatori, ispirate rispettivamente agli episodi dell’Annuncio, della Crocifissione, della Deposizione, della Sepoltura e della Resurrezione, e scandite dalle musiche originali del contrabbassista Daniele Roccato. Lo spettacolo, già presentato in diverse città italiane, è in programma da venerdì 11 al Teatro Cango di Firenze.

Livido interno famigliare con tre fratelli, due attrici di dubbio talento e un filosofo squinternato appena tornato dal manicomio, dove si fa rinchiudere periodicamente per sottrarsi all’opprimente vita di casa,  Ritter, Dene, Voss – il titolo è composto dai nomi dei primi interpreti ai quali era stato affidato – è uno dei testi più belli e più feroci di Thomas Bernhard: ad affrontarlo, da mercoledì 16 all’Arena del Sole di Bologna, è il regista Pietro Babina, con un  terzetto di interpreti di grande spicco formato da Francesca Mazza, Renata Palminiello e Leonardo Capuano.

Una famiglia di morti di fame che si fingono nobili per favorire le nozze tra un marchesino innamorato e la figlia di un cuoco arricchito, nozze osteggiate dal padre del ragazzo per le umili origini del futuro consuocero, è al centro di Miseria & Nobiltà, lo spettacolo che Michele Sinisi ha tratto dalla commedia di Eduardo Scarpetta, resa celebre anche dal film di Mario Mattoli con Totò protagonista. Per l’attore-regista non è una storia da rappresentare, ma un rito teatrale da calare nella contemporaneità. Il debutto martedì 15 alla Sala Fontana di Milano.

Luigi Dadina è da sempre l’attore protagonista maschile degli spettacoli del Teatro delle Albe, il terribile vecchiaccio intollerante e ossessivo di Stranieri, l’indomito padre del ciclista morto in Pantani. In Amore e Anarchia – un testo scritto da lui con Laura Gambi – Dadina, affiancato da Michela Marangoni, ricostruisce le vicende di una coppia di anarchici ravennati vissuti tra Ottocento e Novecento, Maria Luisa Minguzzi e Francesco Pezzi, amici e compagni di strada di Andrea Costa, Anna Kuliscioff, Enrico Malatesta. Lo spettacolo è in scena fino a domenica 20 all’Elfo Puccini di Milano.