Recensioni di spettacoli, libri, eventi

La misura del Mozart di Mario Martone

Non è così automatico che un regista di teatro o di cinema sappia calarsi nel melodramma cogliendone la particolarità del linguaggio e dell’espressione che per forza di cosa restano strettamente dipendenti dalla musica. L’intelligenza del regista è nel mettersi a servizio del compositore e nel creare uno spettacolo in armonia con i tempi, le intensità, i colori suggeriti dalla musica, dal canto e naturalmente dal libretto – Davide Annachini Per saperne di più

Trainspotting

Nell’affrontare la materia infida, livida, respingente ma a tratti anche sottilmente ironica del celebre romanzo di Irvine Welsh, Sandro Mabellini torna a linguaggi teatrali destrutturati e informali che gli sono congeniali. Tutti bravi i quattro interpreti – Renato Palazzi Per saperne di più

Cita a ciegas (Appuntamento al buio)

Scritto da Mario Diament con evidente riferimento a Jorge Luis Borges, lo spettacolo diretto con totale adesione da Andrée Ruth Shammah si muove, in apparenza lento, attorno al grande dilemma di ciò che si vuole dire e ciò che si vuole tacere. Nei ruoli fondamentali Gioele Dix, Elia Schilton, Laura Marinoni – Maria Grazia Gregori Per saperne di più

Florez, mitico Orphée alla Scala

L’Orphée et Euridice di Gluck andato in scena alla Scala di Milano è stato senz’altro uno degli spettacoli da non perdere degli ultimi tempi, come ha confermato anche il grande successo di pubblico, calorosissimo ancora all’ultima recita – Davide Annachini Per saperne di più

Il teatro comico

Vero e proprio manifesto di rinnovamento teatrale scritto oltre 250 anni fa, la commedia di Goldoni è materia incandescente con cui Roberto Latini, per la prima volta prodotto dal Piccolo di Milano, si confronta in equilibrio precario, fra citazioni appassionate e omaggi ai maestri ma senza mostrare di voler andare oltre – Maria Grazia Gregori Per saperne di più

Il Simone di Chung fa storia alla Scala

Il ritorno sul podio di Myung–Whun Chung rappresentava un’occasione da non perdere per assistere all’opera verdiana nell’allestimento pluricollaudato del 2010. Superlativa la sua capacità di gestire l’orchestra, espressasi al meglio. Buona la compagnia di canto, con Leo Nucci sempre sulla breccia malgrado una carriera lunghissima. Elegante e misurata ma non esente da qualche manierismo recitativo la regia di Federico Tiezzi – Davide Annachini Per saperne di più