A Oriente Occidente spicca la lezione artistica di CanDoCo
Nel più vecchio festival di danza contemporanea italiano le prospettive mutano ma la priorità è sempre la stessa. La danza di qualità – Silvia Poletti continua a leggere
Nel più vecchio festival di danza contemporanea italiano le prospettive mutano ma la priorità è sempre la stessa. La danza di qualità – Silvia Poletti continua a leggere
Intensa tre giorni di belcanto al Rossini Opera Festival 2017 che ricorda il fondatore Alberto Zedda, ma guarda anche al futuro, tra esecuzioni musicali brillanti e la necessità di sorprendere con regie di cui in un modo o nell’altro, parlare – … continua a leggere
BolzanoDanza 2017, dedicato al tema dei ‘collegamenti’ e delle relazioni umane ha messo a fuoco un altro tema costantemente dibattuto dagli osservatori della danza di ieri e di oggi. – Silvia Poletti continua a leggere
Marie Chouinard ha firmato il primo cartellone come direttrice della Sezione Danza della Biennale di Venezia dando grande spazio a una pluralità di voci al femminile. Tra queste quella, ancora fragile, del Leone d’Argento Dana Michel – Silvia Poletti continua a leggere
Visti entrambi al Festival delle Colline Torinesi, lo spettacolo del collettivo tedesco She She Pop e ilmonologo diretto da Valter Malosti con una bravissima Roberta Caronia sono tra le proposte più intriganti a cui abbiamo assistito – Maria Grazia Gregori Per saperne di più
In un anfiteatro riarso dai bollori estivi è andato in scena il Nabucco di Verdi, opera inaugurale del 95° Opera Festival dell’Arena di Verona e unico nuovo allestimento della stagione 2017, che giustamente in epoca di commissariamento ripropone per le successive Aida, Rigoletto, Tosca e Butterfly messinscene già ampiamente collaudate – Davide Annachini Per saperne di più
L’ambiguità permea la pièce di Davide Carnevali sull’incapacità di comunicare realmente fra popoli diversi. La raffinata regia di Claudio Autelli contribuisce alla riuscita di questo inquietante teorema esistenziale, che si trasforma in un pungente monito a guardarsi da generalizzazioni e luoghi comuni – Renato Palazzi Per saperne di più
Dopo tanti illustri interpreti e registi, il quarantanovenne direttore della Schaubühne di Berlino ha portato a Milano la sua versione della tragedia scespiriana, affidata a Lars Eidinger. Tionfale esito di pubblico: la violenza è contemporanea anzi addirittura iperrealistica, ma l’impianto dello spettacolo è un’evidente, azzeccata elaborazione della scena elisabettiana – Maria Grazia Gregori Per saperne di più
Tra le perle riscoperte dalla cosiddetta “Donizetti-Renaissance”, Maria Stuarda si impone come una delle più splendenti. Il Carlo Felice, dopo il fortunato Roberto Devereux del 2016, prosegue con scelta azzeccata nel filone delle regine Tudor donizettiane. Applauditissimo il cast canoro. Non nuova ma gustosa la regia, giocata sul tema del teatro nel teatro – Davide Annachini Per saperne di più
È certo apprezzabile la scelta di Renzo Martinelli e Francesca Garolla, rispettivamente regista e drammaturga del Teatro i di Milano, di mettere mano a un testo poco noto di Testori ma l’operazione di scomporre e ricomporre i già frammentari materiali di un testo difficilissimo da portare in scena approda a risultati oscuri, di difficile comprensione – Renato Palazzi Per saperne di più