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SdisOrè, Testori di sangue e risate

È interessante perché rispettoso e innovativo a un tempo l’approccio mostrato da Michele Maccagno a Testori, sotto la direzione di Gigi Dall’Aglio. L’idea di evidenziare gli aspetti comici, qua e là persino scopertamente goliardici del testo ce la fa cogliere in una luce inedita – Renato Palazzi Per saperne di più

L’Arialda è sola

Dopo aver portato in scena due drammi di Testori, Valter Malosti debutta a Moncalieri con il progetto della sola “Arialda”. A Milano, da vedere gli Anagoor con “Virgilio brucia”; “Casa di bambola” con la coppia Marina Rocco/Filippo Timi e il biografico “Stasera sono in vena” di e con Oscar De Summa. A Roma, il curioso “La leggenda del pallavolista volante” di e con Andrea Zorzi – Renato Palazzi Per saperne di più

I Post di Renato Palazzi

Le case di artisti scomparsi possono diventare straordinari centri di memorie e di cultura – Tre diversi spettacoli visti di recente contengono inquietanti riferimenti al suicidio: sarà solo un caso? – Quando un artista è tale il suo teatro può essere fatto di nulla. Eccone la prova – Renato Palazzi Per saperne di più

Il gabbiano di Lugano

L’allestimento del testo cechoviano allestito da Carmelo Rifici nella città svizzera approda a Milano. Qui, da vedere anche “La vita ha un dente d’oro” diretto da Claudio Morganti. All’ex stabile di Roma, Pippo Delbono con “Vangelo” e Valter Malosti con la rilettura del pirandelliano “Berretto a sonagli” nella versione originale in dialetto siciliano. A Novate Milanese, nella casa di Testori, va in scena l’anteprima di “SdisOrè” diretta da Gigi Dall’Aglio – Renato Palazzi Per saperne di più

I Post di Renato Palazzi

In cui si fanno gli auguri a un grande artista del teatro nazionale di ricerca, si riferiscono sogni rivelatori, ci si interroga sui bizzarri effetti della riforma dello spettacolo ma anche sulla “tenuta” di uno spettacolo allo scorrere inesorabile dei tempo Per saperne di più

Ritter Dene Voss

Pietro Babina, alle prese con uno dei capolavori di Bernhard, firma uno spettacolo in bilico, scegliendo la via di un’ipotetica sospensione che lascia – senza avere il coraggio di girarla fino in fondo – la chiave nella toppa di questa claustrofobica vicenda familiare, rito funereo di ossessiva irrealtà – Maria Grazia Gregori Per saperne di più