Recensioni di spettacoli, libri, eventi

Guillaume Tell infiamma il Teatro Comunale di Bologna

Si conclude a Bologna il lungo e felice viaggio del Guillaume Tell di Rossini prodotto da ROF, Regio di Torino e Fondazione bolognese, esaltato dall’autorevole bacchetta di Michele Mariotti, dalle prove di alcune delle migliori voci rossiniane di oggi e … continua a leggere

Dolore sotto chiave

Dolore sotto chiave

Malgrado la genesi travagliata dovuta all’interruzione della collaborazione con il duo Carullo-Minasi, lo spettacolo che unisce due brevi atti unici di Edoardo a 30 anni dalla morte è pienamente riuscito – Renato Palazzi Continua a leggere…

Falstaff, mistero irrisolto

Falstaff

La nuova produzione dello Stabile torinese vantava premesse più che allettanti, a partire dalla regia di Andrea De Rosa, passando per la traduzione di Nadia Fusini e l’interpretazione di Giuseppe Battiston. Ma qualcosa, a partire dal copione, non ha funzionato – Maria Grazia Gregori Continua a leggere…

Con il Marijnsky la danza trionfa al Ravenna Festival. Ma fino a quando?

Lago dei Cigni, Giselle e un trittico sul Novecento coreografico. Con questi tre programmi ‘bomba’ il Teatro Marijnsky di San Pietroburgo ha portato al Ravenna Festival il suo Balletto e la sua Orchestra. Il pubblico ovviamente è accorso. Evidenziando così … Continua a leggere…

Intrigo e amore si addicono a Lev Dodin

Intrigo e amore

Una standing ovation ha salutato il ritorno al Piccolo del grande regista russo, alle prese con un classico dramma romantico di Schiller. La maestria degli attori è esaltata da una regia capace di mantenere in delicato equilibrio ragione e sentimento – Maria Grazia Gregori Continua a leggere…

La (prima) guerra di Ceronetti

Quando il tiro si alza

Assieme agli attori del Teatro dei Sensibili, l’autore ripercorre da par suo, fra stazioni e della memoria e citazioni letterarie, il primo sconvolgente conflitto mondiale, a un secolo esatto dallo scoppio – Maria Grazia Gregori Continua a leggere…

Un Trovatore ferro e fuoco spopola alla Fenice

Un Manrico da standing ovation. Una Leonora e un Conte di Luna vividi e personali. Una bacchetta giovane  e infuocata. Il Trovatore alla Fenice di Venezia ci dimostra che ancora è possibile mettere in scena il melodramma italiano comme il … continua a leggere…